Il fallimento della seconda giornata di consultazioni ci svela il vero volto di Di Maio. Capita ai giovani leader quando escono dal terreno di sicurezza che si sono costruiti intorno e nell’ora della sua difficoltà ci ha anche rivelato la debolezza e la supponenza etica che si celano dietro il teorema politico su cui si sono mossi i 5 Stelle in questo periodo.
A che titolo gli altri debbano fare quello che lui dice loro si fa finalmente chiaro nell’affanno del momento. I pentastellati sono i possessori unici del diritto morale nella terra della politica. Per cui ognuno deve fare quello che loro vogliono, se vogliono essere salvati.
Eppure, bastava che Di Maio, o chi per lui, facesse meno giochi, avesse un minor alto senso di sé, e forse avrebbe capito che è difficile mettere qualcuno nel sacco in politica. La politica essendo il posto dove si scaricano, in generale, tutti i più competitivi e furbi del pianeta. In politica valgono reti di rapporti seri, costruzioni di relazioni non strumentali, e concretezza. Ma i pentastellati si sentono al di sopra di queste cose. E infatti alla fine sono stati messi nel sacco da Silvio Berlusconi.
Berlusconi che, come al solito, e basterà pensare al ‘gioco cabarettistico’ fatto a ‘Servizio Pubblico’ su Travaglio nel 2013 con la gag della ‘sedia’, in un colpo solo distrutto il piano ‘dei due vincitori’, ha sminuito Di Maio, ha convinto Salvini a stare nel centrodestra, dandogli il diritto all’incarico, e si è intestato una leadership moderata e rassicurante sulla politica estera in un momento in cui il Quirinale ha bisogno di ogni possibile aiuto per formare un governo che appaia solido a sufficienza da reggere i tremori delle esplosioni in Siria. Anche questa nel centrodestra è stata una dovuta operazione chiarezza.
https://youtu.be/d442uODraM8
L’unica verità che luccicava, dietro le solite parole di ragionevole necessità di ‘dare al più presto un governo al Paese. A sei settimane dal voto possiamo dire che un giro vero di vincitori e vinti cominciamo a vederlo.
Sally Santangelo