Nuovo monito di Confindustria a Conte. Il presidente Bonomi durante il convegno digitale dei giovani industriali ha chiesto al Governo un cambio di passo per rilanciare l’Italia. Siamo in un Paese, ha detto il numero uno, dove la realtà non viene detta. Nessuno ha il coraggio di far sapere cosa ci aspetta in autunno. Io mi riferisco ai temi economici, la politica non mi interessa“.
Nella videoconferenza è intervenuto anche il presidente di Confindustria Giovani, Riccardo Di Stefano: “Ci attende un crollo del Pil al 9%, l’esplosione del debito pubblico e il rischio raddoppio del numero di famiglie in povertà assoluta. Saranno mesi difficili e perdere tempo significa perdere l’occasione di contenere gli effetti della crisi economica“.
Il nuovo leader dei giovani industriali ha mandato un chiaro messaggio anche al premier Conte: “Non si può pensare di governare con annunci e poi dilatare all’infinito il tempo che passa tra le parole e gli effetti di quelle misure. Le imprese e i cittadini non possono più attendere“.
Sul fare impresa in Italia Di Stefano ha ribadito il concetto espresso nel giorno della sua elezione: “Fare impresa in Italia è molto difficile. Per questo motivo chiediamo al Governo di varare subito il decreto semplificazione. Chiediamo anche di saldare i 50 miliardi di debiti pregressi della Pubblica Amministrazione. Che senso ha mettere in campo un decreto come quello sulla liquidità, che vale proprio 50 miliardi, quando basterebbe saldare i debiti contratti con le aziende? E come si può pensare di sostenere le imprese, stremate dal Covid, se per accedere ai finanziamenti occorrono 19 adempimenti burocratici?