Fondi russi alla Lega, possibili elezioni anticipate

Il caso dei fondi russi alla Lega potrebbe portare a elezioni anticipate in Italia. Ossia a una definitiva rottura tra il Carroccio e gli alleati del MoVimento Cinque Stelle. Questa è almeno la suggestione che arriva da alcuni esponenti di via Bellerio.

 Il timore in casa Lega è che il MoVimento possa provare a cavalcare l’onda moscovita per provare a mettere in cattiva luce Matteo Salvini e il suo partito per recuperare qualche punto percentuale nei sondaggi nel tentativo di ridisegnare nuovamente gli equilibri all’interno della maggioranza. In effetti Di Maio ha schierato i suoi dalla parte del Pd. I dem hanno chiesto una commissione d’inchiesta per fare luce sulla questione.

Secco il no di Matteo Salvini, convinto invece il sì arrivato dai Cinque Stelle che sono tornati a sventolare il vessillo della trasparenza.  Il pensiero in casa Lega è chiaro. Un’elezione oggi porterebbe quasi sicuramente il Carroccio alla vittoria, Netta. Andare avanti con il rischio di andare alle urne dopo la manovra potrebbe rilanciare altri partiti come il Pd e lo stesso Movimento Cinque Stelle.

In casa Cinque Stelle il pensiero è diverso ma la preoccupazione è la stessa. Il sospetto ormai quasi perenne è che Salvini, per distogliere l’attenzione dal caso russo, possa alzare l’asticella della tensione rendendo la convivenza al governo quasi impossibile da sostenere.

 Il casus belli per mandare in crisi il governo c’è. Si tratta dell’Autonomia. Se Lega e Movimento Cinque Stelle hanno trovato un compromesso sul decreto Sicurezza, sulle autonomie regionali la strada è tutta in salita.

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