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Sui siti internet cresce lo sfruttamento sessuale dei bambini. Nei primi nove mesi del 2011 sono stati registrati 54mila: il 47% in più rispetto al 2010. L’allarmante è stato lanciato nel Rapporto di Settembre dell’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno. Questo dato supera il totale dei siti scoperti nell’intero anno precedente. Lo Stato che registra l’aumento più significativo di materiale pedopornografico sono i Paesi Bassi: da gennaio a settembre sono stati registrati 19.107, pari al 35% dei siti pedofili segnalati. L’Europa è insomma “malata” di pedopornografia, non c’è dubbio. Il rapporto di Telefono Arcobaleno offre un profilo tutto nuovo del pedofilo: è tecnologicamente evoluto e fruisce dello smartphone o di S.O. di ultima generazione per porre in atto la loro perversione. Usa la tecnologia e la rete per adescare i bambini. Negli ultimi mesi sono vertiginosamente aumentati i Discussion Board, ossia di siti di discussione, che vengono usufruiti dagli stessi pedofili come una sorte di campagna pubblicitaria ed accesso ai siti pedofili a pagamento e propagazione promozionale di materiali pedopornografici addirittura gratuiti. “Queste prime informazioni ricavate dall’analisi dei file di log di un singolo sito evidenziano le potenzialità di tali tecniche e l’impulso che potrebbero dare alla ricerca criminologica e all’attività investigativa in materia di pedofilia”, spiega il presidente di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena.“Fondamentale – aggiunge – è la collaborazione degli Internet Service Provider che possiedono tutte le informazioni relative agli accessi ai siti, e l’adozione di una legislazione completa e omogenea che ne definisca in maniera chiara i ruoli e gli obblighi”. Bisogna confidare negli Internet Service Provider affinché tale angosciante fenomeno diminuisca fino a scomparire e nella nascita di una legislazione completa e omogenea che ne circoscriva i ruoli e gli obblighi.
G.S.
