Elezioni 2013. Montezemolo in campo con Italiafutura: Uniremo i riformisti

Italiafutura potrebbe diventare nei prossimi mesi un movimento politico ‘a tutti gli effetti’ e presentarsi alle elezioni del 2013 per la guida del paese. Luca Cordero di Montezemolo annuncia un possibile ingresso sulla scena politica italiana per le elezioni del 2013 del suo movimento ma minimizza la portata del suo ruolo. “Questa svolta la discuteremo insieme alle tante persone che sono parte attiva dell’associazione e che dovrebbero fare la scelta, non facile, di mettersi in gioco intraprendendo un nuovo percorso di vita”, scrive l’ex presidente di Confindustria in una lettera al Corriere della Sera. In quella sede si discuterà di leadership. “Su questo punto voglio essere ancora una volta molto chiaro – spiega Montezemolo – non ho mai pensato che un mio eventuale ingresso in politica possa fare alcuna significativa differenza per il Paese”. Sulla leadership, insomma, si discuterà in futuro. Per ora l’ex numero uno di Confindustria è cauto, non vuole fare nessun passo in avanti su un terreno minato. Non vuole bruciarsi prima del tempo. Vuole prima offrire una alternativa politica seria e concreta ai moderati, ormai orfani nel voto, per poi ‘passare’ come unico leader credibile di quel panorama politico tanto rifiutato dagli italiani. Infatti, nella sua lettera, scrive di una “situazione dell’Italia tale da richiedere il passo in avanti di una nuova classe dirigente e forse di una nuova generazione (visto il disastro combinato dalla nostra), non di questo o di quel presunto superuomo”. Insomma Italiafutura, lui scrive potrebbe, ma è sicuro diventerà un movimento politico a tutti gli effetti e presentarsi alle elezioni del 2013. E Montezemolo spiega la strategia, a medio termine, delle alleanze.“Non siamo interessati ad alleanze gattopardesche né a fare da paravento a operazioni di finto rinnovamento che siano ispirate alla filosofia del ‘tutto cambi affinché niente cambi’. Anche per questo, nei giorni scorsi, abbiamo tenuto a smentire, in maniera netta e categorica, che vi siano in corso colloqui con questo o quel partito”. “Ciò – ha precisato – non vuol dire mantenere ‘tutto sul vago’. Sappiamo con certezza in quale campo ideale militiamo. Lo abbiamo dichiarato e scritto, non ultimo nel manifesto pubblicato poche settimane fa sul sito dell’associazione”.“In assenza di un progetto credibile che sappia unire tutte le forze riformiste – conclude Montezemolo -, milioni di italiani e una porzione significativa delle migliori energie del Paese rimarranno senza rappresentanza, dando spazio a populismi demagogici e distruttivi”.

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