L’esplosione avvenute in due fabbriche di fuochi d’artificio, ha portato alla mote di 14 persone ed al ferimento di altre 13. La prima si è verificata ieri in uno stabilimento di Yichun, in eastern Jiangxi province, con un bilancio di sette morti e un ferito, la seconda è avvenuta oggi a Dongtun, nella provincia di Henan, con sette morti e 12 feriti. Secondo l’agenzia Xinhua quest’ultima fabbrica operava illegalmente e la sua licenza era scaduta. I familiari del proprietario sono stati arrestati della polizia e le autorità locali hanno ordinato la chiusura di tutte le fabbriche di questo tipo nel distretto. Quella dei fuochi pirotecnici è un’industria fiorente in Cina, ma spesso soprattutto fra i piccoli produttori si opera in condizioni di scarsa sicurezza. Anche i prodotti di esportazione non rispettano gli standard internazionali. Lo scorso novembre nel porto olandese di Rotterdam sono stati sequestrati sette tonnellate di fuochi destinati all’Austria perché considerati pericolosi.
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