Il rialzo a Milano si è esaurito nello spazio di un paio d’ore. L’indice guida della Borsa il Ftse Mib si appiattisce. Le vendite allo scoperto sono vietate ma c’è chi si alleggerisce: Generali cede il 3,7%, Azimut il 3,4%, Enel il 2,2%, Mediobanca l’1,2%, Intesa Sanpaolo lo 0,6%. Restano sospese Fca (con un calo teorico del 6,54%), Exor (-5,8%), Pirelli (-0,38%). Poi c’è chi strappa al rialzo come Tim (+5,2%) e Recordati (+5,4%).
Si muovono in ordine sparso le principali borse europee al traguardo di metà seduta, con Milano e Parigi piatte, Madrid brillante (+2,38%) e Londra (-0,68%) e Francoforte (-0,2%) in territorio negativo. Tra gli operatori prevale comunque il nervosismo, mentre vengono soppesati gli aggiornamenti sulla diffusione del coronavirus in tutto il Vecchio Continente. Positivi i futures Usa, dopo una seduta da dimenticare per Nasdaq e Dow Jones, precipitati in un solo giorno di oltre il 12%.
In rialzo a 263 punti lo spread tra Btp e Bund. Acquisti sul comparto delle materie prime con Bhp (+5%) e Anglo American (+3,7%) spinte dal rialzo del greggio, mentre resta debole l’oro a 1.470 dollari l’oncia. Il lavoro agile rafforza il comparto telefonico con Tim (+7%), mentre soffrono banche e costruttori d’auto insieme al turismo. Sotto pressione l’immobiliare Covivio (-20%) a Parigi, gestore di alberghi, mentre Tui cede oltre il 13%. In luce la catena Casino (+10,54%) in vista di una possibile cessione in Brasile.
Seconda giornata di acquisti particolarmente ‘pesanti’ da parte della Bce sui Btp per tenere a bada lo spread. Fonti di mercato riferiscono all’ANSA che “già da poco dopo le otto di mattina continuano a fare acquisti a botte di 50 milioni di euro”. Ecco perché il mercato (dei titoli di Stato italiani) sta recuperando forte oggi, oltre al fatto che c’è un clima più positivo”.