Coronavirus, si fermano anche Volkswagen e Yamaha

Emergenza coronavirus, chiudono anche Volkswagen e Yamaha. La casa automobilistica tedesca ha deciso di interrompere la produzione in gran parte dell’Europa, mentre il colosso delle moto chiude in Italia e Francia.

 La Volkswagen, come confermato in una nota, sospende le attività in Germania e in Europa. Non si tratta di uno stop totale ma della chiusura di buona parte degli stabilimenti sul territorio. Al momento non è noto un calendario della chiusura, che dovrebbe durare almeno due settimane, in linea con i famosi quattordici giorni che sono diventati un’unità di misura a livello mondiale nella battaglia contro il coronavirus. Stando alle dichiarazioni di Diess, la sospensione dipende in maniera indiretta dal coronavirus. La chiusura degli stabilimenti è legata al calo drastico delle vendite (che ha avuto ripercussioni anche in Borsa) e alla potenziale difficoltà nel rintracciare pezzi di ricambi nel medio e nel lungo termine. La situazione è tornata alla normalità o quasi in Cina, dove le 33 fabbriche VW sono tornate ad operare dopo le settimane di chiusura per l’emergenza coronavirus.

 Anche la Yamaha ha annunciato la chiusura degli stabilimenti in Italia e in Francia di fronte alla diffusione del coronavirus. “La salute dei nostri dipendenti e la nostra responsabilità sociale sono le nostre priorità in questa fase, motivo per cui abbiamo preso la decisione di sospendere la produzione in queste due strutture per far fronte all’attuale pandemia di Coronavirus“, ha dichiarato Eric de Seynes, Presidente e Amministratore Delegato di Yamaha Motor Europe.

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