AstraZeneca, maxi piano di assunzioni in Italia: la sede e i profili ricercati

Anche se il suo vaccino anti-Covid è stato bloccato in Europa e in Italia, gli affari per AstraZeneca vanno a gonfie vele: dopo aver distribuito negli ultimi 14 mesi circa 3 miliardi di dosi di vaccino in tutto il mondo, il colosso farmaceutico ha appena annunciato un maxi piano di assunzioni proprio nel nostro Paese.

AstraZeneca: quante assunzioni e dove

L’azienda quest’anno assumerà più di 200 persone in tutto il territorio nazionale, arrivando ad essere oltre 1.000 in tutta Italia, ma con un indotto di ben 6mila posti di lavoro.

Circa il 40% di queste 200 assunzioni sarà nella nuova sede dell’azienda anglosvedese al Mind, il Milano Innovation District, che sorge nell’area che ha ospitato Expo

“La nostra sede al Mind sarà la nuova casa per più di 300 dei nostri colleghi che attualmente lavorano qui a Milano. Questo è un trasferimento strategico per AstraZeneca perché qui ci sono tutte le premesse per accelerare su ricerca e innovazione, che sono parte del nostro Dna” ha spiegato il presidente e amministratore delegato di AstraZeneca Italia Lorenzo Wittum.

A cosa sta sta lavorando

La big del farmaco, protagonista insieme a Pfizer e Moderna della corsa al vaccino anti-Covid nelle prime fasi della pandemia, conferma così il suo investimento per il triennio 2020-2023, nel quale ha puntato al raddoppio dell’investimento in ricerca arrivando fino a circa 50 milioni di euro. In Italia AZ ha attualmente più di 118 studi clinici in corso in 500 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale, più nuove partnership.

Mentre AstraZeneca è focalizzata ora non su un nuovo vaccino anti-Omicron ma sullo sviluppo del farmaco monoclonale anti-Covid Evusheld, per la profilassi dei pazienti che non riescono a sviluppare anticorpi dopo le prime dosi del vaccino, sono già diverse le collaborazioni che ha attivato.

Ad esempio sta partecipando a un bando del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, insieme all’università di Milano e al Federated Innovation, per gli ecosistemi dell’innovazione, per sviluppare una piattaforma di dati e soluzioni digitali che possano portare, in patologie come lo scompenso cardiaco e in oncologia, “soluzioni concrete al sistema sanitario nazionale per il beneficio dei pazienti”, ha spiegato Wittum. Le pandemie saranno più frequenti, e dobbiamo imparare a gestirle, ma anche le malattie comuni vanno affrontate sempre con nuovi strumenti.

“Vogliamo arrivare al raddoppio dell’occupazione attivata e anche a portare un contributo al Pil di 2 miliardi di euro. Siamo sulla buona strada. Qui ci sono istituzioni importanti dal punto di vista scientifico, università e aziende private che stanno trasferendo qui la loro sede, start-up, acceleratori, associazioni industriali, società scientifiche. E crediamo davvero che la cosa importante sia collaborare e lavorare insieme. Vogliamo accelerare nelle partnership pubblico-privato per lo sviluppo di progetti concreti per i pazienti e per tutta la società”.

Le posizioni aperte in AstraZeneca

Tutto il personale che ricerca AstraZeneca è qualificato, il 75% laureato, e di questi circa il 10% è sotto i 30 anni, equamente distribuiti tra uomini e donne. AstraZeneca impiega il 72% di laureati nella propria forza lavoro: una quota superiore di quasi 20 punti percentuali alla media del settore e più che tripla rispetto alla media del Paese.

Tutte le figure ricercate le potete trovare sulla pagina dedicata careers.astrazeneca.com.

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