Alternanza scuola lavoro, arriva la riforma: tutte le novità

Cambia di nuovo il percorso di alternanza scuola-lavoro, oggi più formale che pratico, un impegno quasi inutile per gli studenti italiani. Il Decreto Lavoro varato il 1° maggio dal Consiglio dei Ministri contiene anche la mini riforma del percorso di accompagnamento al lavoro, oggi conosciuto come Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), così come proposta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara,

Il senso della riforma

Il Ministro Valditara, nel presentare il pacchetto di misure per la scuola in CdM, ha spiegato che queste puntano ad un rafforzamento delle esperienze “on the job” e sono frutto di quanto emerso ai tavoli di ascolto tenuti nei mesi scorsi con sindacati, mondo della scuola e stakeholder.

“Sono misure concrete che mirano a dare maggiore sicurezza ed efficacia ai percorsi di alternanza scuola-lavoro”, ha spiegato il Ministro, aggiungendo che “dopo una fase di ascolto attento delle istanze delle varie componenti della scuola e di confronto proficuo con le rappresentanze sindacali, riformiamo i Pcto perché siano percorsi sicuri e di qualità”.

Quando entrerà in vigore

Le misure più urgenti sono state incluse nel Decreto legge dedicato alle misure per l’inclusione sociale e, quindi, entreranno in vigore già dal prossimo anno scolastico 2023/2024. Le altre misure per la riforma dei Pcto entreranno a far parte di un disegno di legge in materia di lavoro.

Dal protocollo di sicurezza al PTOF: cosa cambia

Fra le novità introdotte dalla riforma c’è una revisione delle norme sulla sicurezza, compatibilmente con le linee guida dettate dal Ministro del Lavoro Marina Calderone, che dovranno ora includere anche gli studenti alle prese con il Pcto. Una eredità lasciata dalla triste esperienza del giovane Lorenzo, morto qualche mese fa all’ultimo giorno della sua prima esperienza con il mondo del lavoro. Le imprese impegnate in questo percorso saranno tenute quindi ad aggiornare il  Documento di valutazione dei rischi, introducendo una sezione per la prevenzione ed i dispositivi di protezione dedicati agli studenti. Tale integrazione in  materia di sicurezza sarà da allegare alla Convenzione stipulata con le scuola. L’iimportanza della sicurezza sul lavoro viene sottolineata anche dall’inclusione di questa tematica fra gli argmenti trattati in educazione civica.

L’esperienza che gli studenti faranno dovrà essere sempre più inerente al percorso di studio (diversamente da quanto accade oggi). Il decreto che introduce la riforma prevede infatti che il Pcto debba essere coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e con il profilo culturale, educativo e professionale degli indirizzi di studio offerti dalle scuole. A questo proposito sarà anche nominato dalle scuole il  docente coordinatore di progettazione che sovrintenderà alle attività legate ai Pcto.

Previsto, infine, un aggiornamento del Registro per l’alternanza scuola-lavoro presente presso le Camere di commercio, contenente nuovi requisiti obbligatori per le imporese che ospitano i Pcto.

Monitoraggio più attento dei Pcto

Il decreto infine istituisce l’Osservatorio nazionale per il sostegno alle attività di monitoraggio e valutazione dei Pcto, la cui durata e funzionamento saranno definiti con un decreto ministeriale.

Presso il Ministero sarà istituito anche un Albo delle buone pratiche dei Pcto, che raccoglierà le migliori pratiche delle scuole, per assicurare la qualità di questo momento formativo ed incentivare la condivisione di esperienze d’eccellenza.

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