AL TEATRO NAZIONALE I TALENTI DI “FABBRICA” CON CENERENTOLA DI PAULINE VIARDOT

La sera di martedì 28 maggio, ha debuttato al Teatro Nazionale di Roma Cenerentola di Pauline Viardot, nella versione ritmica italiana di Vincenzo De Vivo, con la direzione di Carlo Donadio e al pianoforte Zenoviia-Anna Danchack, uno spettacolo interamente affidato agli artisti della quarta edizione del Progetto Fabbrica Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, che rimarrà in scena fino a venerdì 31 maggio.

Pauline Viardot, compositrice francese, nata nel 1821 e cresciuta in una famiglia di cantanti anche molto celebri, sua sorella era infatti una tale Maria Malibran, fu soprano a sua volta, pianista e compositrice e tra le sue opere Cenerentola fu l’ultima. Venne messa in scena per la prima volta nel 1904 in forma privata, alterna parti cantate a dialoghi parlati, un chiaro omaggio al belcanto italiano.

Sul sipario è proiettata una frase a spirale a presentazione dell’opera che verrà svelata: “Un bel principe una volta di sposarsi stabilì. Ma Cupido in disaccordo da lui se ne fuggì…”. Alla sua apertura lo spettatore si trova ad assistere alla scena dall’alto, sul fondo in verticale il pavimento a grandi scacchi della stanza dove dorme la protagonista, una Cenerentola angosciata, ai lati le pareti inclinate che simulano la prospettiva di un punto di vista diverso dal solito, pareti che accolgono quadri di famiglia e un ritratto tridimensionale e parlante, o meglio cantante, della madre della fanciulla.

L’opera ha un taglio sicuramente moderno con i suoi ottanta minuti di durata, durante i tre atti eseguiti in continuità lo spazio è strutturato in maniera molto dinamica, si cambia la prospettiva e il panello del fondale viene posto in orizzontale dagli attrezzisti pronto ad ospitare la serata danzante nel salone del Principe, per poi tornare a dare la vertigine del cambio di piano nella risoluzione del finale, nuovamente nella casa del Barone.

La regista Antonella Lo Bianco rappresenta Cenerentola e la sua solitudine, in un tempo universale, dove potrebbe vivere chiunque di noi, in una società volta alla ricerca di apparenza e non di sostanza, dove pur avendo tutto ci si accorge di non avere niente, ma anzi di essere profondamente soli soffrendone e cercando rifugio e conforto in spazi che possono però diventare costrizioni vincolanti e castranti: “Invece di raccontare sempre la stessa storia di Cenerentola, insieme al mio team creativo e ai cantanti, siamo andati ad analizzare più nel profondo l’aspetto emotivo di Cenerentola e siamo arrivati a concentrarci su questa solitudine di Cenerentola”.

L’aspetto magico del racconto viene limitato, messo in secondo piano e viene posta l’attenzione sulla forza interiore del personaggio che rifiuta, come del resto fa il Principe, l’esteriorità alla ricerca di qualcosa di più intimo e vero. L’ambientazione rasenta il tema gotico con atmosfere buie, quasi in scala di grigi, i costumi di Mario Celentano sono piccole opere d’arte, di grande minuzia ed eccellente fattura, risulta evidente l’attenzione e la dedizione nella lavorazione dei materiali ed interessantissima la loro scelta.

“Mi piace di questo personaggio il focus un po’ noir che le è stato affidato, questa difficoltà e diversità da come si intende generalmente la favola di Cenerentola sarà ed è per me una sfida importante” così Mariam Suleiman parla del suo primo ruolo da protagonista, e dopo averla ascoltata possiamo dire che la sfida è pienamente vinta grazie ad una voce molto morbida che con duttilità le permette di avere buona sonorità sia nelle parti recitate che in quelle cantate.

Armelinde e Maguelonne le due sorellastre, rispettivamente Ekaterine Buachidze e Valentina Gargano sono pienamente in sintonia sul palco, divertenti i loro scambi comici. Sono le cattive che vorrebbero essere perfide ma riescono solo ad essere buffe e questo lo ottengono grazie ad una salda tecnica vocale e ad ottime capacità attoriali, mai scontate queste ultime se si sta interpretando un’opera lirica.

Il soprano francese Margaux Frohlich è l’unica “ospite” esterna che porta in scena una Fata di grande presenza vocale, Mattia Rossi nei panni del Barone e Nicola Straniero in quelli del Conte mostrano sicurezza e sinergia scenica nell’esecuzione delle loro parti, il Principe di Eduardo Niave ha da subito buona sonorità, di piacevole intensità interpretativa il suo duetto del secondo atto con la protagonista e a completare il cast l’ottima voce di Spartak Sharikadze nei fastosi panni del Ritratto.

La Cendrillon di Paulin Viardot è un’interessantissima interpretazione della celebre favola che tutti ben conosciamo, una rilettura al femminile in cui i toni giocosi si alternano a quelli più intimi. Al Caracalla Festival 2024 i talenti di “Fabbrica” Young Artist Program saranno protagonisti di REGNAVA NEL SILENZIO. OMAGGIO A VERDI E DONIZETTI, mercoledì 26 giugno alle ore 20.00 presso il Teatro del Portico delle antiche Terme.

 

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

CENERENTOLA

Musica di Pauline Viardot | Versione ritmica italiana di Vincenzo De Vivo | Prima rappresentazione assoluta: Parigi, 23 aprile 1904

DIRETTORE Carlo Donadio | REGIA Antonella Lo Bianco | SCENE Agnese Falcarin | COSTUMI Mario Celentano | LUCI Giulia Bandera | COREOGRAFIA Giovanni Castelli

AL PIANOFORTE Zenoviia-Anna Danchack (28,30) / Pavel Tialo (29,31)

Personaggi: LE BARON DE PICTORDU Mattia Rossi | CENDRILLON Mariam Suleiman | ARMELINDE Ekaterine Buachidze | MAGUELONNE Valentina Gargano | LA FÉE Margaux Frohlich | LE PRINCE CHARMANT Eduardo Niave | LE COMTE BARIGOULE Nicola Straniero | LE PORTRAIT Spartak Sharikadze

Danzatori: Carolina Beni, Damiano Felici, Flavia Fiume, Erika Melcarne, Rebecca Papi, Rosy Porta, Gabriel Sarullo, Michael Settanni, Federico Vitali

“Fabbrica”, Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato.

NUOVO ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

TEATRO NAZIONALE

PRIMA RAPPRESENTAZIONE martedì 28 maggio, ore 20 | REPLICHE Mercoledì 29 maggio, ore 20 | Giovedì 30 maggio, ore 20 | Venerdì 31 maggio, ore 20

Ph.@fabriziosansoni

Teatro dell’Opera di Roma, Piazza Beniamino Gigli, 1 – 00184 Roma Tel. 064817003 ufficio.biglietteria@operaroma.it; www.operaroma.it.

Loredana Margheriti

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