Berlusconi: Abolire Imu su prima casa, impegno di governo con Letta

L’imu sulla prima casa non si deve più pagare. Per il Pdl è una battaglia di libertà e rappresenta la base dell’accordo per la nascita del governo Letta. Se viene meno questo patto la colpa non sarà imputabile al Popolo delle Libertà. Perché “non verremmo meno al nostro impegno”.  Silvio Berlusconi sale sulle barricate sull’abolizione dell’Imu e lancia una sorta di ultimatum al Pd e ad Enrico Letta: via la tassa o il governo rischia.

“La nostra battaglia sull’Imu è una battaglia di libertà. L`80% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano e sulla casa fondano la certezza del loro futuro”, scrive in una nota l’ex presidente del consiglio. “L’Italia non deve avere paura del proprio futuro. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull’Imu. E’ un impegno di fondo dell’accordo di governo con il presidente Letta, ma è anche e soprattutto lo stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia . “L’Imu – è l’ultimatum di Silvio Berlusconi ad Enrico Letta e al ministro dell’Economia – sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole non si deve più pagare. Dal 2013 e per tutti gli anni a venire”. “L’Italia non deve avere paura del proprio futuro. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull’Imu”. “Per gli ‘scettici dell’Imu’  – scrive ironicamente l’ex premier – sottolineiamo che nel 2011 gli occupati nel settore delle costruzioni erano 1.847.000, crollati a 1.694.000 a fine 2012, per effetto dell’introduzione dell’Imu da parte del governo Monti. Si sono persi 150.000 posti di lavoro solo nel settore delle costruzioni, senza considerare l’indotto. Quanto è avvenuto, di negativo, nel 2012 ci porta a sostenere, a contrariis, che nel 2013 l’eliminazione dell’Imu consentirà di rilanciare il settore immobiliare”.

“L’80% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano e sulla casa fondano la certezza del loro futuro. Già nel 2008 – ricorda Berlusconi – il nostro governo cancellò l’Ici e l’impegno che abbiamo preso nell’ultima campagna elettorale, quello stesso impegno che è alla base dell’accordo che ha portato alla formazione del governo di larghe intese, è chiaro: l’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole non si deve più pagare. Dal 2013 e per tutti gli anni a venire”, insiste il leader del Pdl. “Non solo per motivi di libertà – aggiunge – ma anche e soprattutto per ragioni economiche più che fondate”. “Infatti  – spiega il leader del Pdl – secondo il rapporto immobiliare 2013 dell’Associazione Bancaria Italiana e dell’Agenzia delle Entrate, il mercato delle compravendite di immobili in Italia è letteralmente crollato nel 2012, facendo registrare il peggior risultato dal 1985. Nello stesso 2012 si è avuto un calo record anche nel valore degli immobili, il secondo maggior calo dal 1980”. “Per gli ‘scettici dell’Imu – prosegue Berlusconi- sottolineiamo che nel 2011 gli occupati nel settore delle costruzioni erano 1.847.000, crollati a 1.694.000 a fine 2012, per effetto dell’introduzione dell’Imu da parte del governo Monti. Si sono persi 150.000 posti di lavoro solo nel settore delle costruzioni, senza considerare l’indotto. Quanto è avvenuto, di negativo, nel 2012 ci porta a sostenere, a contrariis, che nel 2013 l’eliminazione dell’Imu consentirà di rilanciare il settore immobiliare. La ragione è semplice – continua Silvio Berlusconi –  gli investimenti in edilizia hanno il più alto coefficiente di rilancio sull’economia. Stimolando l’edilizia si cambia il corso della politica economica, innescando un circolo virtuoso di crescita. Liberare adesso 4 miliardi, attraverso l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, permette di aumentare il reddito disponibile delle famiglie che quindi, in un clima di rinnovata fiducia, saranno portate a spendere di più, piuttosto che a risparmiare come avviene quando si ha incertezza o paura del futuro”. “L’Italia – conclude Berlusconi – non deve avere paura del proprio futuro. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull’Imu. E’ un impegno di fondo dell’accordo di governo con il presidente Letta, ma è anche e soprattutto lo stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia”.

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