Fiducia consumatori ai minimi storici: mai così male dal ‘96

Segna livelli sempre più bassi il clima di fiducia dei consumatori. Ai minimi storici, sia  l’indice sul clima di fiducia corrente (a 90,9) sia quello sul clima personale (a 89,3), ovvero giudizi ed attese sulla situazione economica delle famiglie, opinioni sul bilancio familiare, opportunità  attuali e future di risparmio. E’ quanto rende noto l’Istat, secondo cui nel 2013 i consumatori esprimono le opinioni più negative da almeno 17 anni. Inoltre a diminuire sono tutte le macro componenti della fiducia: cala quella personale (da 90,7 a 89,3), sia, in misura più lieve, quella relativa al clima economico generale (da 72,9 a 72,7). Scendono anche l’indicatore del clima corrente (da 91,4 a 90,9) e quello riferito alla situazione futura (da 78,0 a 77,1). Guardando agli orientamenti sulle condizioni dell’Italia, peggiorano leggermente sia i giudizi sia le aspettative sulla stato economico del Paese. In aggiunta si deteriorano le attese sulla disoccupazione. Anche le opinioni e le previsioni sulla condizione economica della famiglia peggiorano. In particolare i saldi dei giudizi sul bilancio familiare e sulle opportunità attuali di risparmio sono in peggioramento, mentre le possibilità future risultano stabili. L’Istat rileva un deterioramento del saldo delle opinioni sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo. A livello territoriale, il clima di fiducia aumenta lievemente nel Nord-ovest, mentre diminuisce nel Nord-est, al Centro e nel Mezzogiorno.

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