Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è sbarcato a Napoli. Primo appuntamento all’istituto minorile di Nisida poi subito al rione Forcella.
Qui si è recato nella sede dell’associazione Annalisa Durante, intitolata alla ragazza uccisa per sbaglio a 14 anni, nel coso di un agguato camorristico, il 27 marzo del 2004.
Impegno, attività e sostegno per incidere ed evitare che la criminalità prenda il sopravvento. Il premier è stato accolto a Forcella dal parroco anticamorra Luigi Merola e da Giovanni, il papà di Annalisa che nel suo nome ha trasforato quel dolore in miele come disse il regista Roberto Benigni.
Il premier accompagnato da Vincenzo Spadafora, Sottosegretario di Stato, parlamentari campani e consiglieri regionali ha percorso a piedi un tratto di strada, via Vicaria Vecchia dove la 14enne trovò la morte, e si è recato presso la struttura ‘Piazza Forcella’ tra gli applausi e le richieste di aiuto della folla radunata lungo il percorso.
Alcuni lo hanno fermato esponendogli i problemi del quartiere e chiedendogli soccorso su temi come il lavoro e i rifiuti. Conte li ha ascoltati e ha promesso l’impegno del governo.
Il premier lungo il percorso si è anche trattenuto con i bimbi della scuola intitolata ad Annalisa Durante. In serata dopo aver incontrato il maestro Riccado Muti al teatro San Carlo definendolo ‘una eccellenza italiana’ ha poi fatto tappa a Palazzo Reale dove ha dialogato con i giornalisti Salvatori Minieri, Nello Trocchia e Sandro Ruotolo pesantemente minacciati dalla camorra.