Borse europee positive, Milano cala ma non crolla

L’Europa continua a crescere. All’indomani del voto, solo Milano naviga in terreno negativo. Il Ftse mib cede l’1,1% a 21.656 punti, appesantito dalle banche e da Mediaset (-7%).

Le altre Piazze del Vecchio Continente sono guidate da Francoforte (+0,7%), trainata dall’accelerazione alla formazione di un governo, con il via libera dell’Spd alla grande coalizione.

Londra e Parigi salgono dello 0,3% e Madrid dello 0,25%. In Piazza Affari, Bper è sospesa al ribasso, banco Bpm perde il 6%, Ubi il 4,8%, Unicredit il 2,3%, Intesa l’1,8%. Fuori dal listino principale Mps è in calo del 3%. Salgono Tenaris (+1,7%), Moncler (+2%) e Stm (+1,1%).

Il voto in Italia, con le incertezze legate alla mancanza di una maggioranza e alla crescita dei partiti considerati meno europeisti, viene visto con timore dagli operatori.

Dopo il via libera dell’Spd a un governo di grossa coalizione in Germania, Francoforte ha aperto in calo ma ha poi virato in terreno positivo.

A condizionare i mercati non sono solo questioni politiche: restano i timori per l’annuncio del presidente americano Donald Trump in tema di dazi sull’acciaio e sull’alluminio. Dopo un po’ di tensione iniziale, che ha fatto salire il rendimento dei titoli di Stato italiani decennali oltre il 2%, le acque si sono calmate anche per lo spread fra btp e bund, che sale a 136 punti, contro la chiusura a 131 di venerdì, con un rendimento in all’1,98%.

Anche l’euro non pare aver subito particolari scossoni: cambia a 1,23 rispetto al dollaro, sostanzialmente invariato sulla Piazza di Londra.

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