The Milky Way blazes above the European Southern Observatory (ESO) facilities at Mount Paranal in northern Chile’s Atacama Desert. Paranal hosts the world’s most advanced ground-based astronomical observatory, the Very Large Telescope (VLT), and is home to two new telescopes for large imaging surveys currently under construction, the VLT Survey Telescope (VST) and the Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy (VISTA). Both are expected to “take up duty” in the 2009-2010 timeframe. This photograph shows an edge-on view of the Milky Way’s glowing plane slicing across the night sky, laced by bands of dust and dark gas. Taken with a digital camera using a three-minute exposure, the photograph also reveals a bit of action on the ground. To the left, a vehicle with its parking lights on stops lets out a passenger. Though bathed by the light of the Milky Way, the high-altitude desert remains quite dark. To illuminate the rightward path to the underground entrance ramp of the ‘Residencia’, where staff and visitors stay, the passenger takes along a small flashlight, seen as a squiggly bright line. In the lower right, the glass dome on the Residencia’s roof reflects the starry sky overhead. One of our Milky Way’s galactic satellites, the Large Magellanic Cloud, is seen hanging above the Residencia in the lower right corner of the image.

Spazio: Osservatorio in Cile completata la mappa della Via Lattea

Completata la mappa della Via Lattea, con la prima panoramica dettagliata della distribuzione dei gas freddi e delle regioni in cui stanno nascendo nuove stelle. L’ha ottenuta l’indagine Atlasgal con il telescopio Apex dell’Osservatorio meridionale europeo (Eso) in Cile, che ha mappato l’intero piano galattico visibile dall’emisfero australe.

A coordinare il progetto, descritto sul sito dell’istituto, Leonardo Testi dell’Eso. Il telescopio Apex ha 12 metri di diametro e permette agli astronomi di studiare l’Universo freddo, quindi gas e polveri ad appena poche decine di gradi sopra lo zero assoluto. Grazie a queste sue capacita’, i ricercatori sono stati in grado di ottenere una veduta dettaglia della distribuzione del gas freddo e denso nella maggior parte delle regioni di formazione stellare nella Via Lattea meridionale.

Le mappe, ottenute integrando anche le osservazioni del satellite Planck dell’Agenzia spaziale europea, coprono un’area di cielo lunga 140 gradi e larga 3, quattro volte in piu’ rispetto a quello delle precedente indagine Atlasgal. I dati ottenuti sono stati usati anche per fare un censimento completo delle nubi massicce e fredde in cui si stanno formando le nuove generazioni di stelle di grande massa e gli ammassi stellari. ”Abbiamo potuto lanciare uno sguardo nuovo al centro interstellare della Via Lattea – commenta Testi – e trasformare la nostra visione della formazione stellare. Si apre la possibilità di scavare in questo archivio di dati alla ricerca di nuove scoperte”.

Circa Alessandro Moschini

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