La Birmania ha annunciato il rilascio di otre 3.000 prigionieri, tra cui ex funzionari militari. Il presidente riformista Thein Sein, al potere dallo scioglimento della giunta nel 2011, ha motivato l’amnistia citando la necessaria “stabilità dello stato” mentre il ministro dell’Informazione ha parlato di ragioni umanitarie. La decisione arriva a un mese da un summit a cui parteciperanno il presidente statunitense Barack Obama e i capi di governo degli altri Paesi del Sud-est asiatico.
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