Il Battistero vestito da Pucci

È la prima volta che un’installazione artistica copre un monumento di massima importanza come il Battistero di Firenze. In restauro da gennaio scorso, coperto per gli otto lati dalle impalcature, si spera si ripulito e consolidato entro l’estate del 2015, con un finanziamento di un milione e ottocentomila euro dall’Opera di Santa Maria del Fiore. Laudomia Pucci ha avuto l’idea di vestire il Battistero con la stampa e i colori arancio e rosa vivo di un famoso foulard che il padre, il geniale Emilio Pucci, disegnò nel 1957. Quando mi è stato chiesto un progetto per festeggiare i 60 anni del Centro di Firenze per la Moda Italiana ho pensato che l’installazione dei nostri prints sul Battistero fosse un modo bellissimo per rinnovare il nostro legame con la città. Qualche settimana di attesa poi il via libera per l’impacchettamento fantasia Pucci con 2000 metri di tessuto speciale e con le autorizzazioni del Comune, dell’Opera del Duomo, delle Sovrintendenze, con l’appoggio del Centro Moda e di Pitti Immagine e il concreto sostegno del Governo che per la prima volta, con l’impegno costante del viceministro Carlo Calenda, ha destinato alle fiere fiorentine della moda un investimento di quasi due milioni di euro.

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