Prosegue il silenzio della Turchia sulla vittoria di Joe Biden nelle elezioni Usa. Il presidente Recep Tayyip Erdogan, che nel frattempo è intervenuto più volte pubblicamente, non si è ancora congratulato con il presidente eletto dagli americani.
Il commento di più alto livello resta al momento quello del suo vice Fuat Oktay che in un’intervista tv si è limitato a dire che la politica estera di Ankara non cambierà, a prescindere dall’inquilino della Casa Bianca.
Nei mesi scorsi, Biden era finito nel mirino della Turchia per aver definito Erdogan “un autocrate” e aver espresso sostegno per l’opposizione turca.
Tra i nodi principali nelle future relazioni tra i due Paesi ci sono il sostegno americano ai curdi-siriani, che potrebbe riprendere forza sotto l’amministrazione Biden dopo il via libera di fatto di Donald Trump all’operazione militare turca dello scorso anno, e le tensioni sull’acquisto da parte di Ankara del sistema missilistico russo di difesa aerea S-400.
Il governo Erdogan ha inoltre ribadito anche negli ultimi giorni la richiesta di estradizione del magnate e imam Fethullah Gulen, residente in Pennsylvania, che accusa di essere lo stratega del fallito golpe del 2016.