Coronavirus, 25271 contagi, 356 decessi

Nel pomeriggio di lunedì 9 novembre 2020 è stato diffuso un nuovo bollettino sull’andamento della pandemia di coronavirus in Italia. Stando agli ultimi dati, i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore sono 25.271 (domenica erano stati 32.616), per un totale di casi Covid pari a 960.373. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 147.725 (domenica 191.144), per un totale di 17.522.438. I nuovi decessi sono 356 (totale 41.750). Domenica le persone decedute erano state 331.

I nuovi ricoveri in terapia intensiva sono 100 (totale 2.849).

I nuovi ricoveri generali sono 1.296 (totale 30.485).

I dimessi/guariti sono 10.215 nelle ultime 24 ore (totale 345.289).

La regione con più casi, pur nel calo generale di contagi e di tamponi, è sempre la Lombardia (+4.777), seguita da Campania (+3.120), Piemonte (+2.876), Toscana (+2.244) e Veneto (2.223). Quella con meno contagi il Molise (+98), unica con incremento a due cifre. Il totale dall’inizio dell’epidemia sale a 960.373. In aumento i guariti, 10.215 (ieri 6.183), per un totale di 345.289. Per questo rallenta la crescita del numero degli attualmente positivi, +14.698 (ieri +26.100), arrivati a 573.334 in tutto. Ancora in forte aumento, anche se meno di ieri, i ricoveri: quello ordinari sono 1.196 in più (ieri 1.331), e sono ora 27.636, mentre le terapie intensive crescono di 100 unità (ieri 115), arrivando a 2.849. I malati in isolamento domiciliare infine sono 542.849.

“Ci attendiamo un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva nella prossima settimana se il trend non muterà, ed in attesa degli eventuali benefici derivanti dalle misure dell’ultimo dpcm che potranno però evidenziarsi non prima di altri 10 giorni”. Lo afferma il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi) Alessandro Vergallo. Le terapie intensive “sono già sotto pressione. A fronte di ciò e dell’assenza di una medicina territoriale, la proposta di lockdown nazionale – rileva – è a questo punto ragionevole”.

I ricoveri ospedalieri e dunque anche quelli in terapie intensiva, ha spiegato Vergallo, “purtroppo aumenteranno fino a quando le misure più restrittive dell’ultimo dpcm non porteranno gli auspicati effetti positivi, ma per vederli ci vorranno ancora una decina di giorni”. Intanto, “a trend epidemico invariato – ha sottolineato – finora abbiamo visto appunto un raddoppio dei casi in media ogni 10 giorni”. Se dunque “pensiamo ad una proiezione a breve termine, la situazione appare al limite.

Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in serata un’ordinanza che,  sulla base dei dati elaborati dalla Cabina di regia, prevede il passaggio in zona arancione di 5 Regioni: Abruzzo, Basilicata. Liguria, Toscana e Umbria. la Provincia di Bolzano passerà in area ‘rossa’. L’ordinanza andrà in vigore dall’11 novembre. La giornata di martedì sarà, probabilmente, dedicata interamente alla situazione della Regione Campania. 

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