Niente razionamento dell’acqua a Roma: Acea potrà continuare a prelevare dal lago di Bracciano, anche se in forma ridotta, dai 900 litri al secondo di adesso a 400 litri. Lo ha deciso la Regione Lazio a seguito di una trattativa con il ministero dell’Ambiente. L’annuncio è stato dato direttamente dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. E’ chiaro, però che occorre trovare immediatamente soluzioni alternative,   ha puntualizzato il ministro:  ‘Acea e Comune facciano quello che spetta loro: interventi di manutenzione della rete e nuove infrastrutture. Non si può più perdere tempo’.

L’Acea, dunque, potrà continuare a prelevare acqua dal lago di Bracciano agonizzante, anche se in quantità minore e progressivamente sempre meno (per l’esattezza 400 litri al secondo fino al 10 agosto e 200 litri al secondo dall’11 agosto), fino allo stop totale il primo settembre.

Abbiamo scongiurato che un milione e mezzo di cittadini rimanesse senz’acqua. È una buona notizia per tutti. Ma non abbassiamo la guardia, scrive la sindaca su Twitter.

E’ intollerabile,  aveva detto,   che Roma venga privata dell’acqua. E’ un danno enorme per i cittadini, per le attività economiche e commerciali. Un danno di immagine per l’Italia. Sono preoccupata soprattutto per la fornitura di acqua ad ospedali e per l’approvvigionamento ai Vigili del Fuoco che in un periodo come questo risulta di fondamentale importanza.

Ora è importante costruire un futuro migliore, per far sì che non ci si trovi più a vivere situazioni come quelle che stiamo affrontando in questi giorni sul fronte dell’emergenza idrica,  dichiara l’amministratore delegato di Acea Stefano Antonio Donnarumma in una nota.

Donnarumma spiega che le responsabilità passate saranno accertate e che chi dovrà risponderne ne risponderà, e che la nostra intenzione è che cittadini e dipendenti tornino ad essere orgogliosi di Acea.