Serie B: continua la favola del Lanciano

Primato ed entusiasmo. Lo vive il Lanciano, quando ormai il campionato sta entrando nel vivo. E chi l’avrebbe mai detto? I frentani sono i padroni della classifica e, di giornata in giornata, acquistano sempre più smalto e autorevolezza. Perché solo una squadra sicura di sé va a Novara e detta legge con tre reti giocando, tra l’altro, buona parte della ripresa in dieci uomini. Certo, in tutte le imprese c’è una componente di fortuna visto che i piemontesi hanno sbagliato il rigore che poteva aprire la partita, così gli uomini di Baroni hanno tenuto duro per poi archiviare la gara nel finale. L’Empoli si conferma tra le maggiori accreditate per il salto di categoria facendo capire che ad Avellino si è trattato di un passo falso isolato. Non è stato semplice battere un arcigno Modena, che non si è mai dato per vinto, però, la compagine toscana ce l’ha fatta a spuntarla cancellando una sconfitta e collocandosi da sola al secondo posto alle spalle del Lanciano. Un’altra bella rivelazione è questo Avellino che ora non sbaglia più un colpo. Un guerriero sugli scudi. Proveniente da Ascea e predisposto con i muscoli e con la mente a fare le fortune del popolo biancoverde. Suo il gol che ha steso il Bari facendo sì che i lupi si insediassero al terzo posto in classifica. La squadra di Rastelli si issa sul podio, ma è importante non farlo diventare già un piedistallo, perché il campionato è lungo, ma ora è legittimo godersi questo momento d’oro. Un trio anomalo nei primi posti della classifica, ma non è detto che sia destinato a sfarinarsi, del resto chi se lo aspettava che un Padova in crisi ruggisse contro il Varese dello scatenato Pavoletti, invece, era probabile che il Cesena soffrisse contro il Siena. E, infatti, solo al fotofinish, e con un rigore inesistente, i romagnoli hanno evitato il ko impedendo alla Robur di espugnare il Manuzzi dopo il gol-capolavoro di Pulzetti. Ancora troppi alti e bassi per Palermo e Pescara, le grandi favoriti ai nastri di partenza, continuiamo a ripeterlo. Adriatici in affanno contro lo Spezia, gara apertissima ed equilibrata, dai padroni di casa ci si aspettava sicuramente qualcosa in più, anche se va riconosciuto il valore della formazione spezzina. Anche tra Brescia e Palermo, due nobili decadute, la gara è terminata con un pareggio, deludente finora il cammino di entrambe le formazioni che hanno già cambiato allenatore. Per Bergodi si trattava dell’esordio sulla panchina bresciana, mentre Iachini è su quella rosanero già da qualche settimana. Con l’orgoglio e con il cuore la Juve Stabia è riuscita a pareggiare al Liberati di Terni, in un finale di una partita che vedeva le vespe soccombere contro gli umbri. Una zampata di Sowe è servita per evitare un altro flop e conferire alla squadra quel briciolo di autostima che le occorreva per le prossime giornate.

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