Salario minimo comunale, cos’è e in quali città è attivo

Dalla Toscana alla Campania, lo stipendio minimo di 9 euro l’ora è realtà o lo sarà presto per i lavori che fanno capo al Comune

Il salario minimo di 9 euro l’ora non rientra minimamente nei programmi politici del governo di Giorgia Meloni. L’esecutivo di centro-destra ha più volte spiegato di ritenere dannosa quella che molti ritengono una garanzia fondamentale.

Quando la discussione relativa al salario minimo è esplosa nel 2023, il governo aveva deciso di organizzare un confronto a Palazzo Chigi con i rappresentati dell’opposizione. Al di là della voluta sottolineatura di tale apertura democratica, nella lettera aperta al Corriere della Sera, la premier Meloni ha con forza sottolineato le perplessità di tanti esperti di lavoro e molte forze sindacali in merito: “Il timore è che il salario minimo possa diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo per i lavoratori, andando così, per paradosso a peggiorare la condizione di molti lavoratori”.

In netto contrasto Dario Nardella, sindaco di Firenze. Il 19 marzo ha così annunciato il suo salario minimo comunale, destinato a fare scuola: “Firenze è la prima città d’Italia a introdurre il principio del salario minimo come criterio obbligatorio per qualunque appalto di opere o servizi. Questo significa che qualunque azienda dovrà applicare il principio del salario minimo di 9 euro all’ora”.

Il primo cittadino non è però rimasto a lungo isolato. A seguire la stessa strada è Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli, per un 2024 che potrebbe vedere in quest’iniziativa una macchia d’olio pronta a espandersi, superando sempre più confini. “Così difendiamo i bagnini, i barman, gli operai e i lavoratori sottopagati. Così difendiamo gli imprenditori perbene, della nostra città, che pagano stipendi dignitosi”.

In un altro piccolo Comune della Campania, Pellezzano, il sindaco Francesco morra ha varato una delibera pochi giorni fa. Questa è stata approvata all’unanimità e prevede l’assunzione dell’impegno a promuovere degli incontri con le organizzazioni sindacali. L’obiettivo finale è quello di raggiungere un trattamento economico minimo di 9 euro orari, che sia inderogabile, in tutti i contratti che fanno capo al Comune.

Ancor prima, a dicembre 2023, il Consiglio di Livorno aveva votato un emendamento che ha introdotto l’adeguamento per tutti i dipendenti comunali a una paga base di 9 euro, così come per tutti coloro che lavoreranno in un appalto comunale.

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