Risparmio energetico e caro bollette

Risparmio energetico e caro bollette: la Società italiana di medicina ambientale (Sima) propone al governo l’idea del ricorso all’ora legale in vigore tutto l’anno per risparmiare con  il governo che  lavora sulla stretta sui riscaldamenti da ottobre, proponendo – come ha anticipato durante il Cdm il ministro Cingolani – tagli orari e abbassamento della temperatura dei termosifoni dal prossimo ottobre rispunta il vecchio dilemma sull’ora legale. E la domanda sorge spontanea: quanto potremmo risparmiare se decidessimo di mantenerla in vigore tutto l’anno?

Secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, dal 2004 al 2020, grazie al passaggio dall’ora solare a quella legale si è ottenuto un risparmio di 10 miliardi di kilowattora. Per un controvalore economico di 1 miliardo e 720 milioni di euro. Valore pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie.

Pertanto, tra somme, sottrazioni e proporzioni, solo nel 2022, nei 7 mesi di ora legale l’Italia potrebbe risparmiare oltre 190 milioni di euro grazie al minor consumo di energia. Cifre da rivedere, poi, in considerazione del fatto che le ipotesi numeriche su costi e risparmi di Terna risalgono a marzo. Mentre nel frattempo il costo dell’energia ha continuato a correre. E allora, il dilemma torna a tenere banco sui media, come sui social: perché non archiviare definitivamente l’ora solare?

Alessandro Miani, presidente di Sima, spiega che il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno. Anche quantificando il discorso in risparmi sui consumi di energia stimabili in «circa un miliardo di euro solo nel primo biennio».

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