Putin vede Renzi. Il premier deve mediare tra Russia e Obama

 Le conclusioni del G7 sono molto chiare e i leader, compreso il premier Matteo Renzi, si sono impegnati per mantenere le attuali sanzioni sulla Russia e per imporne delle altre se necessario. Cosi’ fonti della Casa Bianca commentano l’esito dell’incontro tra Vladimir Putin e il primo ministro italiano. Il ritorno al business “as usual” con la Russia non sara’ possibile fino a che gli accordi di Minsk non saranno pienamente rispettati. Pino Babbini, autista di Umberto Bossi negli anni della Lega dura e pura, alza uno striscione sul piazzale dell’Expo: “Putin, save the world, salva il mondo”. Renzi, di rimando, pensa a salvare i rapporti commerciali con Mosca fiaccati dalla crisi ucraina e dalle relative sanzioni. Putin, sulla questione è chiarissimo: “I vostri imprenditori, per colpa delle restrizioni hanno perso un miliardi di euro. Expo è una occasione per alimentare l’amicizia tra i nostri due Paesi”. Renzi, reduce dal G7 di Monaco vuole vestire i panni del mediatore capace di stemperare le tensioni fra il Cremlino e l’Occidente. Una limousine immensa li ha scarrozzati lungo i viali dell’esposizione, ben scortati da un plotone di agenti inviati da Mosca. Putin in privato ha parlato delle sanzioni facendo i conti in tasca alle due economie e sottolineando che con il perdurare di una guerra fredda l’Italia ha molto da perdere: “Noi stiamo realizzando un programma per sostituire le nostre importazioni e dare nuovo impulso alla nostra economia e questo in generale danneggia l’interazione con l’Europa ed, in particolar modo, con l’Italia. In pratica è chiaro: le sanzioni danneggiano più voi che noi. In prima fila ci sono Moretti di Finmeccanica, Descalzi dell’Eni, Tronchetti Provera di Pirelli, ed altri imprenditori che dai buoni rapporti con Mosca hanno tutto da guadagnare. Renzi ritorna sulla necessità di dare piena attuazione agli accordi di Minsk 2, ovvero all’intesa sul cessate il fuoco tra Ucraina e Russia. Putin, a riguardo, è stato esplicito: “Noi siamo pronti a rispettare quell’accordo, ma non può valere solo per noi. L’accordo lo devono rispettare tutti e in tutte le sue parti”. Disponibili i russi a collaborare per combattere il terrorismo internazionale purchè la soluzione escluda l’uso della forza. L’Italia è quindi tra l’incudine e il martello: da un lato gli Stati Uniti di Obama, dall’altro la Russia di Putin. La realtà è che la Russia non può essere scomunicata e bisogna lavorare per includere la Russia nella lotta al finanziamento del terrore e del crimine internazionale. L’Europa supporta Obama e la Russia non è più partner strategico della Ue ed è escluso dal G7. Il leader forzista Silvio Berlusconi è contrario alle sanzioni imposte alla Russia: “ Oggi presenteremo alla Camera una mozione che si rivolge al Governo per non continuare nelle sanzioni verso la Russia, sanzioni che ledono i nostri interessi per degli importi molto consistenti”. Vorremmo inoltre, ha aggiunto il Cavaliere, che il Governo si impegnasse a convincere più Paesi europei possibile a seguire questo esempio e che ci impegnassimo anche a convincere gli amici americani che non si può tornare ad un clima di guerra fredda. Berlusconi ha poi parlato dell’incontro con il presidente russo: “Ho voluto che questo incontro fosse veloce perché Putin è dovuto rientrare a Mosca per un impegno programmato. E’ positivo il fatto che abbia deciso di venire in Italia, anche per l’occasione dell’Expo. Sono sempre in contatto con lui ed andrò presto a fargli visita a Mosca”.

Roberto Cristiano

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