Profili di Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati

Una citazione di Giovanni Falcone (Possiamo sempre fare qualcosa) e un proposito: ‘Possiamo aver commesso errori, ma il nostro impegno a migliorare la comunità è ancora lì. Intatto’,  così Roberto Fico si racconta nella biografia che compare sul suo sito. Campano, grillino della prima ora, il nuovo presidente della Camera è il leader degli ‘ortodossi’ del M5s. L’ala considerata più ‘a sinistra’ e più ‘purista’ del MoVimento. E’, di fatto, l’unico tra i big pentastellati ad aver più volte duellato con Luigi Di Maio. Nell’agosto dello scorso anno – tanto per citare un esempio – dopo gli sgomberi dei migranti con gli idranti a Piazza Indipendenza, andò all’attacco: ‘Uno Stato così non mi rappresenta’, mentre l’attuale leader del partito si schierava a difesa di Virginia Raggi e dell’operato delle forze dell’ordine. E poco più tardi, a settembre, dopo che Fico aveva deciso di non correre alle primarie dei 5Stelle, ci fu un momento di tensione alla kermesse di Rimini, la festa per incoronare Di Maio. Una vicenda che si risolse alla fine solo con una ‘pax provvisoria’ tra i due grazie alla mediazione di Beppe Grillo e Davide Casaleggio.

   Una passione per i 100 metri e la fisarmonica come hobby, Fico è nato a Napoli nell’ottobre del 1974. Diploma di liceo classico, laurea con 110 e lode in Scienze della Comunicazione a Trieste con una tesi sulla comunicazione di massa. Nel 2005 fonda il meetup ‘Amici di Beppe Grillo’ organizzato in un pub di Mergellina, dentro a una grotta di tufo. Sono anni di battaglie sui temi dell’acqua pubblica su cui nascono i comitati, dei rifiuti, della tutela dell’ambiente. Il suo primo successo politico è il ritiro di una delibera dell’Ato per la privatizzazione dell’acqua. Sono stati anni importanti – racconta lo stesso Fico – che hanno contribuito a rafforzare la nostra consapevolezza. Le idee di comunità, di mutuo intervento, di responsabilità collettiva erano chiare già prima del Movimento. Nel 2009 nasce M5s e Fico è subito in prima linea. Eletto in Parlamento nel 2013, già allora era considerato in corsa per lo scranno più alto di Montecitorio.

   Diventa invece, a soli 38 anni, presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai con l’obiettivo, dice subito dopo la proclamazione, di staccare la politica dall’informazione e dalla tv di Stato che è di tutti i cittadini. Nel mirino mette gli stipendi d’oro nella tv pubblica, un tema sul quale non è mai andato leggero. Nel giugno scorso l’attacco a Fabio Fazio per il suo stipendio, non temendo di definirlo un classico comunista col cuore a sinistra e portafogli a destra.

 

Maria Elisabetta Alberti Casellati è la prima donna a salire sullo scranno più alto di Palazzo Madama, la seconda carica dello Stato. Avvocato matrimonialista, di Rovigo, classe 1946, sposata con un collega, due figli, nonna appassionata. Fedelissima di Berlusconi, a cui deve il suo ingresso in politica fin dalla fondazione di Forza Italia nel 1994, dove ha ricoperto vari incarichi: componente del Collegio dei probiviri, dirigente del dipartimento Sanità e vice dirigente dei Dipartimenti di Fi.

   Dal 2001 per un anno è vice capogruppo a Palazzo Madama e dal 2002 al 2005 vice capogruppo vicario. Tra il 2006 e il 2008 nuovamente vice presidente degli azzurri al Senato con Renato Schifani presidente. La Casellati può vantare nel suo curriculum anche di aver fatto parte del Csm per due anni come membro laico in quota Forza Italia. Un’esperienza che ha rappresentato un arricchimento autentico e di straordinario valore, ha detto al momento delle dimissioni giovedì scorso.

Molto vicina al Cavaliere, dunque. E’ scesa in campo più volte a sua difesa nelle vicende giudiziarie che lo hanno riguardato, anche per il caso Ruby (un’ingiustizia ad personam). Laureata in diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense, la Casellati è iscritta all’Ordine degli avvocati di Padova. Nel governo ha ricoperto i ruoli di sottosegretario alla Salute e alla Giustizia in tre legislature.

Eletta in Veneto, molto attiva sul territorio, ha creato, quando era sottosegretario alla Salute, un suo angolo nel mercato di Padova, con tanto di banchetto per un rapporto diretto con i cittadini. E il suo impegno si è profuso anche a varie riprese nella difesa dei diritti delle donne, dalle quote rosa alla legge sullo stalking. E’ favorevole alla riapertura delle case chiuse, convinta del fallimento della legge Merlin.

Tra i suoi assistiti ci sono il calciatore Stefano Bettarini, ex marito di Simona Ventura, e il registra Gabriele Muccino. La prima figlia, Ludovica, lavora nella galassia delle aziende di Berlusconi, mentre il fratello Alvise ha seguito le orme dei genitori, laureandosi in legge. Ha esercitato la professione a New York, ma poi ha deciso di seguire la sua grande passione: ora è un apprezzato direttore d’orchestra. Curata nell’aspetto, ma senza esagerare. Avrebbe detto che non potrebbe mai uscire senza eyeliner, di detestare le unghie lunghe e le bocche colorate. ‘Ma gli occhi devono essere sempre truccati’.

 

Circa Redazione

Riprova

Commissione Antimafia: ‘Emiliano si sottrae all’audizione’

“Sono indisponibile il 2 maggio”. Emiliano va alla guerra con la commissione antimafia che lo …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com