Antonio Bassolino, in corsa per le primarie del centrosinistra in vista delle comunali della prossima primavera, durante la visita alla onlus 'Figli in famiglia' di San Giovanni a Teduccio, quartiere 'difficile' della periferia di Napoli, che si occupa di famiglie e bambini disagiati, 23 novembre 2015. ANSA/ CESARE ABBATE

Primarie Pd: Bassolino valuta lista civica. Sinistra Dem all’attacco

Antonio Bassolino non si arrende, nonostante la bocciatura del ricorso contro le primarie napoletane, e va avanti per la sua strada con in mente la creazione di una lista civica. Su Facebook l’ex sindaco di Napoli ha annunciato un appuntamento per sabato prossimo alle 10,30 al teatro Augusteo. “Molti miei sostenitori mi stanno spingendo nella direzione della lista civica”, ha detto Bassolino in due interviste a Mattino e Repubblica aggiungendo che farà appello alla commissione di garanzia delle primarie del Pd a Napoli e un altro ricorso all’analoga commissione centrale del partito a Roma.

Intanto la vincitrice delle primarie, Valeria Valente, festeggia il suo successo e chiosa che non ci sono stati né brogli, né camorra. Per lei il risultato è stato regolare, nonostante i video diffusi che però smentiscono quanto detto. “I casi di compravendita non risultano”, ha spiegato senza condividere il passaggio della criminalità: “troppo duro, non può essere il corollario di un ricorso”. Ricorso che è sembrato alla fresca vincitrice un’aggressione ai quartieri periferici e travagliati di Napoli che Bassolino ha saputo attraversare, fermandosi a parlare senza scorte e portandoci la politica. Per Valente l’ex sindaco non può credere veramente che ci sia stato lo zampino della criminalità.

Sulla questione è intervenuto anche Pierluigi Bersani che, al Corriere della Sera, ha attaccato i vertici del Pd. Orfini, Guerini e Serracchiani per l’ex segretario dem hanno parlato troppo presto, quando invece avrebbero dovuto mostrare “un atteggiamento più lineare e rigoroso”. Amareggiato, ha poi ricordato che tempo addietro lui stesso aveva proposto di mettere in sicurezza le primarie, attraverso registrazioni a un albo. Da un orecchio entrò e dall’altro uscì e Bersani finì per essere aggredito come se avesse detto una blasfemia. Il rischio, molto concreto peraltro, è che uno strumento che dovrebbe rifarsi ai principi democratici di libertà e novità, diventi il veicolo di vecchie logiche clienteliste e tangentare.

Anche l’attuale sindaco di Napoli si è fatto sentire. Luigi De Magistris, intervenendo a Radionorba, ha incalzato il Pd del capoluogo campano spiegando che gran parte del partito napoletano è la fotografia di quanto avvenuto durante le primarie. In cinque anni, ha aggiunto, il Pd avrebbe potuto rinnovarsi, sfruttando anche la sua elezione mentre invece sono rimasti fermi e lontani dal cambiamento. L’intervista è stata anche l’occasione per lanciare il De Magistris Bis: ” ci riproporremo ai nostri cittadini dicendo che c’è un’alternativa chiara a quelle immagini vergognose”. La battaglia per la poltrona numero 1 di napoli si preannuncia vivace con già – probabilmente – tre candidati a sinistra.

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