Presentazione del film “La grande guerra del Salento” a Roma

E’ una bella serata primaverile a Roma. Il cinema King, all’ombra di villa Ada ospita la prima del nuovo film di Marco Pollini  “La Grande Guerra del Salento”. Storia vera, trasposizione cinematografica del libro di  Bruno Contini. In sala Regista e Cast. E subito si respira aria di Puglia.

Come tiene a sottolineare Pollini durante l’intervista “..è un film fatto al 99% da Pugliesi. Cast, Maestranze l’unico straniero sono io”… e giù risate.  Pollini, Veneto Doc, racconta con quella sua calma serafica  l’enorme sforzo per portare a casa il progetto che ha portato alla creazione di questo film. “Il valore aggiunto è che è una storia vera”, dice…ed ha ragione.  Dopo aver visto il film ed ascoltato Riccardo Lanzatore (Giulio) Luca Pastore (Caddru) , Rosanna Cannone (Agnese) e la star del web Giuseppe Ninno “Mandrake” ci permettiamo di aggiungere che il “Valore Aggiunto” è la capacità di una squadra di lavorare per un progetto comune che va’ ben oltre il film stesso.

Si respira aria di complicità, di senso di appartenenza, di Puglia. Colpiscono le parole del regista quando parla di “Cine turismo”. Di come presenteranno a Cannes a Berlino ed a Venezia i luoghi dove è stato girato il film. In modo da stimolare il turismo.  Un modo per dare continuità alle opere e far rivivere i territori. Ci perdiamo nei racconti  degli attori, mentre raccontano aneddoti accaduti durante le  riprese che  si sono svolte tra Lecce e Brindisi. In quelle splendide location nei paesi di Ruffano e Supersano e Specchia tra cui: le Masserie Le Stanzie, Pizzofalcone, Casale Sombrino, i campi di calcio, le piazze e gli scorci più caratteristici della bella Puglia.

Si fa silenzio in sala, calano le luci ed inizia l’opera.

Il film, prodotto da Ahora Film con il sostegno dell’Apulia Film Commission film fund è Ambientato alla fine degli anni ’50, racconta un tragico evento: la prima morte di un tifoso causata degli scontri nati dopo una partita di calcio, tra le squadre del Ruffano e Supersano.

Antonio fu il primo tifoso nella storia d’ Italia a perdere la vita per una partita di pallone. Oltre alla storia di Antonio, vengono narrate le vicende di Ernesto, imprenditore agricolo e presidente della squadra del Supersano in aperto conflitto con il presidente del Ruffano, Don Alfredo, ex generala fascista. La passione per il calcio, il tifo, i desideri di vendetta, l’amore tra alcuni ragazzi dei due paesini del basso Salento, poi, faranno da contorno ad un’originale storia tipicamente Italiana

Una storia tragica, antica. Che poi è il male Italico, lo schierarsi sempre contro qualcuno. Fascisti contro Comunisti, Guelfi e Ghibellini, Nord contro Sud. Risuonano nelle orecchie le parole Pollini quando parlava “dell’idiozia dei campanilismi”.

Si riaccendo le luci, nelle orecchie la musica  dell musicista Mino De Santis che ha curato la colonna sonora   “..Cadde Antonio sotto un cielo di dopo guerra…Rosso Sangue innocente…a Bagnar la Rossa Terra”.

Che dire, Bello davvero.

Ambientata tra il 1948 e il 1949, narra la storia di Antonio, un giovane ragazzo di Supersano che perde la vita a seguito degli scontri avvenuti dopo la partita di calcio tra Ruffano e Supersano. Antonio fu il primo tifoso nella storia d’ Italia a perdere la vita per una partita di pallone. Oltre alla storia di Antonio, vengono narrate le vicende di Ernesto, imprenditore agricolo e presidente della squadra del Supersano in aperto conflitto con il presidente del Ruffano, Don Alfredo, ex generala fascista. La passione per il calcio, il tifo, i desideri di vendetta, l’amore tra alcuni ragazzi dei due paesini del basso Salento, poi, faranno da contorno ad un’originale storia tipicamente Italiana.

Le riprese si sono svolte tra Lecce e Brindisi, in splendide location nei paesi di Ruffano e Supersano e Specchia tra cui: le Masserie Le Stanzie, Pizzofalcone, Casale Sombrino, i campi di calcio, le piazze e gli scorci più caratteristici e suggestivi di questi paesi del basso.

Nel cast, tra gli altri, anche: Uccio De Santis, Pino Ammendola, Mandrake, Fabrizio Saccomanno, Riccardo Lanzarone, Rossana Cannone, Serena D’Amato, Martina Di Fonte, Fabio De Vivo, Andrea Scardigno, Valerio Tambone, Luca Pastore, Lucrezia Scamarcio, Stefania Ciccarelli, Guido Scopece, Loretta Micheloni, Michele Vigilante; Cinzia Marzo, Donatello Pisanello e Giorgio Doveri del gruppo Officina Zoè e il cantautore Mino De Santis. Abbiamo ascoltato il regista e co-produttore del film Marco Pollini, l’attrice protagonista Rossana Cannone e Serena D’amato, direttrice artistica della colonna sonora. Servizio di Adriana Greco.

Marco Marassi

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