POSIZIONE DI ELLY SCHLEIN SULL’UCRAINA NON AGEVOLA IL DIALOGO TRA PD E RIFORMISTI

«La vittoria di Elly Schlein alla primarie del Pd pone in primo luogo un problema interno a quel partito, connesso al sovvertimento della volontà dei tesserati, che invece avevano votato in maggioranza per il candidato Bonaccini. Naturalmente, noi Socialdemocratici ci riserviamo di giudicare l’albero dai frutti, partecipando alla discussione che inevitabilmente si sta aprendo anche nel mondo laico-socialista», afferma Antonio Matasso, segretario regionale siciliano dei Socialdemocratici, ha commentato l’elezione della ex vice presidente della regione Emilia-Romagna alla guida del principale partito d’opposizione in Parlamento. «Tuttavia,  prosegue il leader isolano del Sole nascente,   desidero esternare una mia opinione personale: credo che la guerra in Ucraina costituisca uno spartiacque nella storia contemporanea e nel confronto di due visioni diverse della sinistra. In questo senso, mi sembra che i distinguo espressi da Elly Schlein rispetto al sostegno militare alla giovane democrazia aggredita non agevolino il dialogo tra il Pd e noi riformisti storici, fedeli tanto al principio gradualista quanto a quello di libertà». Matasso non nasconde il timore di cedimenti verso atteggiamenti che inseguano «il populismo becero di Conte e la cosiddetta sinistra radicale». Frattanto, l’esponente socialista democratico, che  è intervenuto alla manifestazione pro-Ucraina svoltasi a Messina, ha espresso solidarietà al Circolo ARCI messinese, in queste ore oggetto di aggressioni e insulti, soprattutto sulle reti sociali, per aver preso posizione a favore della resistenza del popolo ucraino. «Una forma di squadrismo  osserva Matasso  che unisce i putinisti di destra e sedicenti di sinistra».

“Non è mai stato in discussione il nostro pieno supporto al popolo ucraino ad un anno dall’invasione criminale voluta da Putin. Ma credo anche che la sinistra debba continuare a perseguire un mondo di pace, un futuro di pace, mobilitarsi in questa direzione chiedendo all’Unione Europea un forte impegno ed anche un forte protagonismo politico diplomatico. Le due cose non sono in contraddizione”. dice la neo segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i giornalisti a Firenze, in piazza Santa Croce, durante la manifestazione nazionale dei sindacati a difesa della scuola e della Costituzione.

“Un’enorme straordinaria manifestazione repubblicana ed antifascista – ha sottolineato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni – Una bella e meravigliosa piazza che parla di un altro Paese, di un Paese che vuole liberarsi dalla crisi sociale, dalla crisi climatica, e da una crisi morale a cui questa pessima destra ci vuole condannare”. “E da questa piazza – ha rimarcato – può partire una stagione nuova. E questo popolo ci dice che è l’ora di costruirla”.

Dell’Ucraina Fratoianni  ha parlato in un’intervista al Manifesto. “Ora con la vittoria di Schlein un cambio di linea del Pd sulla guerra in Ucraina? Non vedo segnali in questa direzione – ha affermato – e mi dispiace perché, dopo un anno, è sempre più chiaro che questa guerra non si può risolvere con un’escalation militare. Non lo dico io, ma anche i vertici militari Usa. Senza un vero sforzo diplomatico la pace si allontana ogni giorno di più. Forse è il caso di prenderne atto”. “E invece c’è ancora una narrazione tossica che fin dall’inizio ha alimentato liste di proscrizione in cui i pacifisti e la sinistra – ha concluso Fratoianni – erano gli amici di Putin. Ma non ci spaventano: pace e disarmo sono i grandi temi del futuro”.

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