Rimasto senza lavoro e con un una famiglia da mantenere, ha chiesto un prestito ad un ‘benefattore’, ma la munificenza presto si è trasformata in un incubo, al suo rifiuto di spacciare per estinguere il debito, la vittima è stata picchiata e rapinata. L’uomo, disoccupato e padre di famiglia per risolvere le sue difficoltà ha fatto l’errore di farsi prestare del denaro da un giovane della sua zona, conosciuto tramite il ‘passaparola’. Dapprima, il giovane si è presentato quasi come un benefattore. Saputo delle sue necessità, infatti, gli ha prestato la somma di 2.000 euro da restituire in quattro rate, senza interessi. Dopo qualche giorno, però, il benefattore è ‘uscito allo scoperto’: ha invitato la sua vittima a fare un giro in auto, proponendogli di spacciare per suo conto per estinguere il debito e per iniziare un’attività in grado di fornirgli un elevato reddito mensile. Al rifiuto, ha iniziato a minacciarlo, dicendogli che in tal caso avrebbe dovuto restituire subito la somma ricevuta, lievitata in pochi giorni a tremila euro. Spalleggiato anche da un complice, dalle minacce, poi, è passato alle percosse. Agli agenti del commissariato San Basilio, la vittima ha raccontato la sua vicenda e sono scattate le indagini, terminate con l’arresto di un 34enne romano con precedenti di polizia per stupefacenti e un 22enne romano.
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