Piazza Affari chiude in ribasso,a -1,28%. Spread si attesta sui 525 punti

La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso, dopo una seduta colma di alti e bassi. Dopo un avvio in forte ribasso,Piazza Affari è tornata in territorio positivo,  rotta dopo l’uscita dei dati macro statunitensi con le vendite al dettaglio di ottobre che sono cresciute dello 0,5%.  Le vendite sono però tornate protagoniste nel finale di seduta. Resta alta la tensione sul mercato obbligazionario con lo spread tra il Btp italiano a dieci anni e il Bund tedesco che è tornato in area 530 punti base. Il rendimento del bond decennale italiano è così volato ancora una volta sopra la soglia critica del 7%. Ma le tensioni hanno toccato anche i titoli di Stato francesi. Lo spread Oat/Bund ha toccato record a 190 punti base. Male anche lo spread   spagnolo(il differenziale Bonos/Bund è di 452 punti base). In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,08% a 15.297 punti, mentre il Ftse All Share è arretrato dell’1,01% a quota 16.080.
Giornata orribile per Finmeccanica. Il titolo del colosso pubblico, dopo essere stato sospeso più volte per eccesso di ribasso, ha archiviato la seduta con un tracollo del 20,3%.

Per quanto riguarda il comparto bancario, Unicredit (-4,46%) ha trascorso un’altra seduta sotto pressione all’indomani dell’annuncio dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro e di una maxi perdita nel terzo trimestre per 10,6 miliardi dopo una pulizia di bilancio che ha comportato svalutazioni per 9,6 miliardi di euro. L’istituto di piazza Cordusio, che quest’anno non distribuirà i dividendi, ha inoltre presentato il piano strategico 2010-2015: previsti utili netti al 2013 per 3,8 miliardi di euro e 6,5 miliardi al 2015. In Italia saranno effettuati tagli al personale che toccheranno 5.200 dipendenti. Sono finite in territorio negativo anche Intesa SanPaolo (-0,98%), Popolare di Milano (-4,23%) e Monte dei Paschi (-2,65%).

Acquisti invece su Ubi Banca (+0,71% a 2,826 euro) che ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato in calo del 7,6%. Il Core Tier 1 di Ubi si è attestato all’8,26%. Per Equita si tratta di una trimestrale migliore delle attese ad eccezione del deludente trading income risultato negativo per 24 milioni di euro. Tra le banche positivo anche il Banco Popolare (+0,39%). Tra i titoli migliori da segnalare Mediolanum (+1,97%) e Enel Green Power (+1,34%).

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