PAT – L’assessore alla salute in visita all’APSP Residenza Valle dei Laghi di Cavedine

Una struttura moderna, incentrata su modelli organizzativi flessibili, sull’efficientamento delle risorse – ottenuto anche attraverso la consortilizzazione di alcune funzioni – e con l’obiettivo di costruire servizi attorno al bisogno dell’ospite, che è posto al centro.

È la Residenza Valle dei Laghi, azienda pubblica per servizi alla persona di Cavedine che stamattina l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione ha visitato accompagnato dalla dirigente del Servizio provinciale politiche sanitarie e per la non autosufficienza Monica Zambotti e dalla direttrice dell’Ufficio politiche a favore delle persone non autosufficienti Micaela Gilli. Insieme a loro erano presenti per l’Azienda provinciale per i servizi sanitari la direttrice dell’Unità operativa organizzazione servizi sanitari di base – Distretto nord Monica Bonenti e il direttore per il supporto clinico organizzativo alle Rsa Sergio Minervini.

Ad accogliere la delegazione la presidente della Residenza insieme al direttore Livio Dal Bosco e ai membri del Cda, il personale socio sanitario ed il sindaco di Cavedine, il vicesindaco di Vallelaghi e un assessore delegato per il Comune Madruzzo.

Dopo una visita agli spazi della struttura, il direttore e la presidente hanno illustrato ai presenti le caratteristiche della Residenza Valle dei Laghi ed i servizi offerti, sottolineandone i punti di forza. La residenza è l’unica struttura provinciale accreditata dalla Joint Commission International e la prima in Trentino ad essere riconosciuta come comunità amica della Demenza. Le innovazioni organizzative che sono state portate avanti nel corso degli ultimi anni hanno reso possibile il mantenimento stabile della retta alberghiera (ferma a 47,70 euro dal 2013), mantenendo un elevato standard dei servizi offerti.

L’assessore, ringraziando per l’ospitalità e plaudendo per i risultati ottenuti, ha sottolineato la necessità di lavorare insieme alle strutture per l’individuazione di un nuovo modello di assistenza che nel medio e lungo periodo sappia dare risposta alle mutate esigenze della popolazione anziana, sempre più longeva, e che non può tradursi nel solo ingresso in struttura. L’assessore ha quindi sottolineato la necessità e l’importanza di investire sin dalla giovane età nella prevenzione e nell’adozione di sani stili di vita, ma anche nel potenziamento dei servizi dello Spazio Argento e della collaborazione con le realtà del volontariato sociale presenti sul territorio.

Attenzione è stata posta anche sulla necessità di rendere il Trentino attrattivo anche sul fronte delle professioni sanitarie, necessarie per garantire alle strutture il corretto funzionamento. Su questo punto l’assessore ha rimarcato la volontà di intervenire per riconoscere agli operatori un incremento retributivo.

La struttura conta 68 dipendenti per 70 posti autorizzati, di cui 60 convenzionati. Offre servizi di RSA, casa di soggiorno, centro servizi, accoglienza diurna, fisioterapia, punto prelievi, servizi a domicilio, sportello di consulenza per le tematiche dell’anziano, servizio socio educativo per persone con disturbi dello spettro autistico, psicologia clinica e neuropsicologia.

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