Tempi duri per Borghezio. L’europarlamentare leghista, finito al centro delle polemiche per le frasi ‘poco educate’ nei confronti del ministro Kyenge, è stato sospeso dal Efd, Europa della libertà e della democrazia, come chiesto a gran voce dai ‘colleghi britanni:. “I nostri colleghi londinesi si ritengono indignati, hanno chiesto la sua testa”, spiega al telefono Francesco Speroni, co-capogruppo Efd. “C’é stata quindi una richiesta di sospensione a cui Borghezio non si è opposto”.
“Il gruppo – prosegue Speroni – ha chiesto la sospensione in attesa di discutere l’eventuale espulsione nella prossima sessione di Strasburgo (10-13 giugno). La procedura è stata attivata, ma è stato anche deciso di ascoltare l’incolpato e Borghezio ha chiesto tempo per preparare la sua difesa”. Sul leghista pesano anche i precedenti. “Le frasi su Breivik (il killer di Utoya, ndr) non aiutano, per qualcuno si tratta di una recidiva”, spiega ancora Speroni. Per quelle affermazioni nel 2011 Borghezio venne sospeso per tre mesi dalla Lega e fu vicino all’espulsione dal Efd. Per allontanare un componente dal gruppo sono necessari i due terzi dei voti dei membri.
Intanto però Borghezio fa marcia indietro e chiede scusa a Kyenge: “Sento il dovere di formulare le mie scuse più convinte al ministro” Cecile Kyenge, ha dichiarato l’europarlamentare leghista intervenendo nel pomeriggio in aula a Strasburgo. “Ritiro le mie parole – ha proseguito- considerate offensive verso una persona di colore e verso una donna”. “Mi rammarico – ha aggiunto – di aver recato disdoro al Parlamento ed al gruppo Efd”.