Recession Concept

Natale sull’abisso

Profezie sull’incipiente Recessione

Inverno 2018: è incominciata una flessione globale dell’economia in un quadro pericolosamente nuovo:

Da un lato, abbiamo una global class che detiene il potere politico reale e  possiede gli strumenti per rilanciare la crescita economica ma non ha l’interesse a farlo, anzi essa ha l’interesse opposto, essendosi oramai accaparrata le ricchezze e le fonti di reddito primarie del pianeta e avendo oramai indebitato verso di sé in modo indissolubile gli Stati stessi – gli emissari di questi interessi sono i vari Macron, Junker, Merkel, Moscovici, Draghi.  Essa oggi si concentra piuttosto sul rafforzamento del suo controllo della società e sui relativi strumenti tecnologici, mediatici e legislativi.

Dall’altro lato, la popolazione generale avrebbe l’interesse a rilanciare l’economia e uscire dalla recessione, ma nel mondo globalizzato e finanziarizzato il suo peso sociale è divenuto pressoché nullo, come pure la sua forza di contrattazione col potere, ed essa non ha più alcuna capacità politica di farsi valere, e del resto le istituzioni politiche sono sottomesse ai potentati finanziari apatridi.

Per queste ragioni, l’incipiente recessione ha un potenziale distruttivo abissale, senza precedenti per la società e, prima che essa sia finita, potremmo ritrovarci a vivere in condizioni molto diverse dalle attuali, e non solo economicamente: questa recessione potrebbe essere portata avanti e usata, in congiunzione con la montante crisi del cambiamento climatico, per risolvere il problema ecologico e demografico.

Questa volta la recessione è cominciata in modo graduale, ma diverrebbe un crollo ingovernabile e dagli effetti imprevedibili qualora esploda la bomba dei circa 6.700 (si stima) miliardi di junk bonds e crediti irrecuperabili nei bilanci delle banche dell’Eurozona, soprattutto di quelle francesi e tedesche, e principalmente nella Deutsche Bank. Fino ad ora le crisi sono state governate e ammortizzate, e le rotture di sistema sono sempre state evitate, mediante enormi creazioni e iniezioni di denaro (palesi o sottobanco) da parte delle banche centrali. Potenza della sovranità monetaria, elasticità del capitalismo finanziario. Ma non si può dar per certo che lo facciano anche questa volta.

Marco Della Luna

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