M5S, Lombardi: No streaming voto su Gambaro? Trasparenti sì, fessi no

“Trasparenti sì, ma fessi proprio no”. Il motivo della mancata diretta straming dell’assemblea congiunta di deputati e senatori del M5S sull’espulsione della senatrice Adele Gambaro è stato svelato dall’ex numero uno di Montecitorio, Roberta Lombardi. Questa volta i parlamentari stellati, che hanno fatto e fanno del web la loro unica bussola, hanno pensato bene di non mostrare in rete le loro divisioni. Questa volta, proprio no. Non era il caso, vista l’aria di rottura che investe il MoVimento. Avrebbe, probabilmente, creato troppo imbarazzo agli occhi degli attivisti grillini e prestato il fianco al ‘mercato delle vacche’. Dunque, ‘trasparenti sì, ma fessi no’, come spiega la Lombardi. Che poi spiega. “Abbiamo trasmesso in streaming la riunione dei senatori” M5S sul caso Gambaro “e abbiamo visto che alcuni stralci finivano nel talk, diventavano materia di dibattito in tv. Va bene la trasparenza, ma fessi proprio no”. Parlando ai militanti M5S raccolti fuori da Montecitorio per un sit-in pro-Grillo e anti-dissidenti, cala la dose sulla senatrice dissidente.

“La proposta di espulsione della senatrice Gambaro è stata decisa non perché abbia pronunciato frasi contro Grillo, ma perché nella riunione del lunedì precedente si era detto di fare una prova, fermare per una settimana il chiacchiericcio da Bar dello Sport perché da tre mesi non riusciamo a far venire fuori il nostro lavoro in Parlamento. Dunque ci siamo detti: solo contenuti e vediamo che succede. Ma il giorno dopo questa decisione, la signora Gambaro è andata in tv per rilasciare i suoi commenti da bar”. Ma nel mirino dell’espulsione dei ‘cittadini’ stellati è entrata anche Paola Pinna. L’ex numero uno di Montecitorio dice di non conoscerla e riferendosi alle parole rilasciate dalla collega alla stampa, replica dura: “Strano, mai sentita parlare in assemblea”.

Adele Gambaro, trova in Giulia Bongiorno, ex presidente della commissione Giustizia della Camera, una importante alleata. “Processo a Gambaro: condannata e senza appello. L’ unica garanzia per l’imputata era la diretta streaming: saltata”, scrive la penalista su twitter.  Ma la modalità di espulsione della senatrice 5 stelle è criticata anche dal filosofo Massimo Cacciari. “L’espulsione via web? E’ semplicemente una parodia della democrazia: può essere utile per consultazioni e sondaggi ma di certo non può sostituire il rapporto politico, la discussione reale. Se pensiamo di poter risolvere i problemi della crisi della democrazia semplicemente con consultazioni via web e domande imposte, – dice il professore ai microfoni di Radio Città Futura – la democrazia cessa di avere qualsiasi significato democratico”. Secondo Cacciari è evidente che nella dialettica parlamentare Grillo non potrà assolutamente tenere il dominio che presumeva di poter mantenere sul gruppo e sul movimento. E sul futuro del movimento alle prossime elezioni politiche il filosofo ha dichiarato: “Comunque vada la situazione vedremo una riduzione del M5S del tutto fisiologica, visto che il risultato delle ultime politiche è stato straordinario e irripetibile”.

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