Lavoro, settimana corta anche in Italia? Confronto al via

Cresce il pressing dei Sindacati sulla sperimentazione della settimana lavorativa corta anche in Italia in scia ai buoni risultati di Londra.

Settimana corta in Italia?

“La notizia relativa alla positiva sperimentazione della settimana corta nel Regno Unito in 61 aziende con interessanti risultati sia per le aziende che per i lavoratori deve aprire anche in Italia un confronto tra parti sociali nella stessa direzione. E’ tempo di regolare il lavoro soprattutto nel settore manifatturiero in modo più sostenibile, libero e produttivo”: dice Roberto Benaglia, segretario generale dei metalmeccanici della Fim Cisl.

“I salti tecnologici ed organizzativi che la digitalizzazione e il lavoro per obiettivi stanno avvenendo in tante aziende metalmeccaniche ci devono spronare a gettare il cuore oltre l’ostacolo. E’ possibile ripensare gli orari aziendali e ridurli non contro la competitività aziendale ma ricercando nuovi equilibri e migliori risultati”.

Sindacati in pressing

Già lo scorso anno, Fim Cisl nel proprio congresso a Torino incentrato sulla definizione di “lavoro giusto” aveva proposto di negoziare, soprattutto a livello aziendale, una forma di lavoro fatta di 4 parti di attività piena e 1/5 di riduzione d’orario che possa essere dedicata anche a formazione o ai carichi di cura. Non si tratta di ridurre gli orari in modo generico come nel secolo scorso ma di rendere il lavoro maggiormente sostenibile e flessibile verso i bisogni delle persone significa rendere i posti di lavoro più attrattivi, in una epoca dove tanti lavoratori, soprattutto giovani di talento, stanno cambiando posto di lavoro e le competenze si muovono nel mercato del lavoro. Il sindacato deve tornare ad elaborare sfide vincenti e innovative in tema di organizzazione del lavoro per contrattare e creare un lavoro produttivo ma maggiormente sostenibile, anche per una popolazione lavorativa sempre più anziana ed esperta”.

“Apriamo il confronto”

A fine gennaio, anche Maurizio Landini si era espresso a favore. “Nel congresso ne discuteremo. Io penso che la settimana lavorativa corta sia uno degli obiettivi strategici del sindacato Italiano e non solo”, aveva detto il segretario generale della Cgil. “Credo che accanto ad un aumento dei salari e alla riduzione della precarietà si debba porre anche il tema della settimana lavorativa su quattro giorni. A questo poi va aggiunto il diritto alla formazione permanente lungo tutto l’arco della vita lavorativa. Dentro l’orario di lavoro io devo essere pagato perché studi e perché mi aggiorni”, ha concluso Landini.

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