La ‘cura Caivano’, modello e protocollo per la riqualificazione di realtà degradate

Caivano rinasce grazie a un centro sportivo (intitolato a Pino Daniele) riportato a nuovo, ma la resurrezione di uno dei quartieri più degradati d’Italia era iniziata già un anno fa, quando il governo Meloni aveva deciso che quel sostegno alla periferia di Napoli non sarebbe stato uno spot, un contentino, una passarella, ma un progetto strutturale, degno di uno Stato che non si volta dall’altra parte. E  Giorgia Meloni è andata a Caivano a mettere il sigillo. “Samo partiti da un orrore, dall’orrore indicibile della violenza perpetrata dal branco su due bambine innocenti, alle quali è stato strappato tutto. Siamo partiti da quell’orrore e dal fallimento delle istituzioni, che non erano riuscite a proteggere i più fragili, i più piccoli…”, sono state le parole del presidente del Consiglio, dal palco.

“Benché la sfida di Caivano sia stata e sia una delle principali scommesse del mio governo, forse non ero preparata all’emozione di questa mattina dopo pochi mesi”, ha detto intervenendo all’inaugurazione del centro sportivo a Caivano, ringraziando padre Maurizio Patriciello, perché “senza la sua determinazione – ha sottolineato – tutto questo non sarebbe iniziato”. Il messaggio “potente” di oggi “è che lo Stato, le istituzioni possono fare la differenza e mantenere i loro impegni. Lo Stato e le istituzioni qui si sono comportati come dovrebbero comportarsi sempre”, ha proseguito Meloni.

“Abbiamo scelto di dedicare il centro sportivo a Pino Daniele, uno dei più grandi interpreti della canzone e della cultura italiana”, ha detto la premier, partecipando all’inaugurazione del nuovo centro sportivo a Caivano dopo la bonifica dell’ex Delphinia. La presidente del Consiglio ha ringraziato il figlio di Pino Daniele, Alessandro, “perché ci ha dato l’autorizzazione a dedicare questo centro a suo padre”. Oltre agli impianti sportivi, il centro ospiterà anche “un nuovo teatro da 500 posti e un anfiteatro esterno da 1.000 posti”. La struttura sarà “immediatamente operativa”: “Domani inizieranno gli Open Day e il 10 giugno prenderanno vita anche i campi estivi per i bambini e i ragazzi di questo territorio”, ha ricordato Meloni.

Caivano, da oggi, ha un nuovo centro sportivo ristrutturato, il Delphinia, teatro delle violenze sui minori e dello stupro delle due cuginette del Parco Verde. Per i due minorenni del branco, la Procura di Napoli ha chiesto 12 anni e 11 anni e quattro mesi di reclusione. Dal palco Meloni ha stretto la mano al parroco anti- camorra di Caivano, don Patriciello, al vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, per poi iniziare la visita al centro sportivo ristrutturato.

“Faremo di Caivano un modello per la Nazione intera, dimostreremo che si poteva fare ed esporteremo quel modello in molte altre Caivano d’Italia”, promette la premier Giorgia Meloni, partecipando  all’inaugurazione del nuovo centro sportivo. “Ricordo che con il decreto coesione abbiamo investito 3 miliardi di euro di fondi europei per le periferie di 14 città metropolitane, 39 città medie del Sud, su un programma finalizzato alla rigenerazione urbana”, sottolinea la presidente del Consiglio.

Riqualificazione delle periferie, rigenerazione urbana, guerra a degrado, spaccio e criminalità. Nella Capitale il sesto municipio Le Torri, guidato da Nicola Franco di Fratelli d’Italia, fa da apripista grazie all’impegno del governo che intende esportare il ‘modello Caivano’ in tutta Italia. Al Viminale è stato siglato un protocollo a quattro per un progetto pilota di riqualificazione di Tor Bella Monaca. A siglare l’accordo per il finanziamento totale di 300mila euro in tre anni i ministri dell’Interno e dello Sport, Matteo Piantedosi e Andrea Abodi, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

L’accordo è stato preceduto da un maxi blitz interforze (circa 100 agenti) per le vie della cittadella dello spaccio: controlli a tappeto e perquisizioni da via dell’Archeologia, a via Giacinto Camassei fino a largo Ferruccio Mengaroni e via Santa Rita da Cascia. Bilancio: 5 arresti, 525 persone identificate, controllati 140 veicoli, chiusi 4 esercizi commerciali e ritirata una patente di guida. “Dall’inizio del mio mandato di governo  sono stati numerosi questi interventi grazie al supporto del governo nazionale e di tutte le forze dell’ordine. Mi sarebbe piaciuto parlarvi di altro ma finché non riporteremo legalità e sicurezza questo accadrà”. Così su Facebook il presidente del municipio Nicola Franco che  ha partecipato a un nuovo sopralluogo di un immobile occupato abusivamente con l’impegno di un prossimo sgombero.

Nel protocollo d’intesa firmato al Viminale sono previsti interventi di illuminazione pubblica, istallazione di un impianto di videosorveglianza, introduzione di un servizio di guardiania e sicurezza e di un servizio di portierato, ristrutturazione degli alloggi da assegnare ai portieri e alle forze dell’ordine, realizzazione di un playground sportivo polifunzionale e recupero dei seminterrati. I ministeri dell’Interno e dello Sport, la Regione Lazio e Roma Capitale ”regolano i rispettivi e reciproci impegni ai fini del recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (Ater) e di illuminazione pubblica stradale relativamente all’intero complesso residenziale di via Santa Rita da Cascia costituito dai civici 20, 30, 40 e 50.

“Questo protocollo è importante perché diamo visibilità a un impegno istituzionale, mettiamo nero su bianco un intervento di riqualificazione. Lo sport è sempre uno dei migliori antidoti”, sottolinea il ministro Piantedosi. “Non c’è solo a Caivano, il governo sta dando molta attenzione a tutte le periferie con interventi non solo di sicurezza ma anche di riqualificazione degli spazi. Non è un’attenzione episodica, il nostro governo ha dedicato alla sicurezza risorse importanti soprattutto nelle aree metropolitane”.

“Questo progetto rafforza le difese immunitarie sociali”, spiega il ministro Abodi. “È un progetto di riqualificazione che mette lo sport al centro dell’attenzione non solo per i giovani. E consente allo sport di svolgere la sua funzione di aggregazione e di contributo al superamento del disagio sociale”. “Stiamo intervenendo sulla bellezza, per il recupero delle aree urbanistiche e sono stati stanziati diversi milioni di euro. Oggi – dice il governatore Francesco Rocca – il diritto e l’accesso allo sport è fondamentale per le nuove generazioni ma è di difficile declinazione per le famiglie monoreddito”.  Il sindaco Gualtieri definisce l’operazione il “più grande cantiere di rigenerazione urbana avviato. Sono importanti gli interventi di repressione ma Tor Bella Monaca è un quartiere che deve essere aiutato a rigenerarsi”.

“Questa Nazione ha tollerato per troppo tempo che ci fossero zone franche” e questo lo Stato non può più consentirlo, ha detto la premier Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione del centro sportivo di Caivano, riconsegnato alla cittadinanza dopo l’operazione di bonifica. Nel comune campano “ci siamo assunti le nostre responsabilità facendo una scommessa impegnativa che in passato le istituzioni avevano preferito non fare perché rischiosa”, ha sottolineato Meloni: “Ma io credo che una politica seria deve almeno provare a mettere la faccia dove le cose sono difficili”.

“Voglio dire senza polemica al presidente della Regione Campania De Luca, che ieri parlava di questa giornata come di una passeggiata del governo, che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati, avremmo sicuramente una politica più rispettata da parte dei nostri cittadini. Quindi continueremo a passeggiare e a portare risposte, perché è quello che fa una politica seria”, è stata poi la frecciata di Giorgia Meloni al governatore. E don Patriciello: “Le persone perbene sono contente, i delinquenti sono dispiaciuti. Da quando è arrivata la compagnia dei carabinieri al Parco Verde tanta droga non se ne vende più” ha commentato il parroco anti-camorra. “E’un inno alla vita e grande gioia”.

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