Ita Airways: approvato il piano industriale condiviso con Lufthansa. Giorgetti partecipa all’incontro

 

 

Lo sviluppo di Ita Airways è stato al centro dell’incontro tra il presidente della compagnia di bandiera, Antonino Turicchi, il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e il Ceo di Lufthansa Carsten Spohr. “E’ stato illustrato il piano industriale condiviso per lo sviluppo di Ita Airways. Con questo incontro, nel solco del Dpcm, si compie un ulteriore progresso nella direzione della partnership industriale tra i due vettori”, si legge in una nota.

Il consiglio di amministrazione di Ita Airways ha approvato il piano industriale condiviso con Lufthansa. La compagnia aerea, uno dei principali operatori del settore in Italia, ha annunciato l‘accordo che prevede una partnership strategica per rafforzare la sua presenza nel mercato nazionale. Secondo quanto riportato nella nota, il piano industriale della compagnia prevede una maggiore integrazione tra i due partner, con la possibilità di condividere le risorse in termini di flotta, reti di distribuzione, partnership con le compagnie aeree e servizi di terra.

Il piano industriale rappresenta un passo importante per la compagnia aerea italiana, che potrà così ampliare la propria presenza nel mercato nazionale e sfruttare al meglio le opportunità offerte dal partner tedesco. Si tratta di una relazione che promette di offrire entrambe le parti vantaggi competitivi, contribuendo a creare un ambiente più competitivo e florido per il settore dell‘aviazione in Italia.

L‘accordo prevede anche una maggiore collaborazione tra i due partner in termini di sviluppo del prodotto, marketing, vendite e servizi ai clienti. Inoltre, Ita si concentrerà sulla riduzione dei costi, mentre Lufthansa fornirà supporto tecnico ed economico per rafforzare la presenza della compagnia aerea in Italia. Il Cda di Ita Airways ha espresso soddisfazione per l‘accordo con Lufthansa, riconoscendo come si tratti di un passo fondamentale per rafforzare la presenza di Itanel mercato nazionale. Le due compagnie aeree lavoreranno in stretta collaborazione per migliorare l‘offerta di servizi ai clienti, incrementare le performance nei mercati internazionali e rafforzare la propria posizione competitiva sul mercato.

L‘accordo prevede inoltre la possibilità di sviluppare nuove tecnologie e servizi, al fine di migliorare ulteriormente l‘esperienza di volo per i passeggeri. Ita prevede di utilizzare le risorse tecnologiche di Lufthansa per sviluppare nuovi servizi di biglietteria, prenotazione e gestione dei voli. Inoltre, la compagnia aerea italiana intende sfruttare la piattaforma tecnologica di Lufthansa per implementare ulteriori servizi di terra come check–in, sicurezza e gestione dei bagagli.

In conclusione, l‘accordo tra Ita e Lufthansa rappresenta un importante passo avanti per la compagnia aerea italiana, che è pronta ad affrontare le sfide del mercato con una solida strategia di partnership. Il piano industriale condiviso consentirà a Ita di ampliare la sua presenza nel mercato nazionale e internazionale, offrendo ai suoi clienti una più ampia scelta di destinazioni, servizi e tecnologie.

L’ex compagnia di bandiera italiana rimarrebbe comunque in mano al governo. Al momento il 100% delle azioni appartengono al ministero dell’Economia, che ne cederà il 40% a Lufthansa in cambio di circa 300 milioni di euro. 

In ogni caso oggi il Consiglio di amministrazione di Ita Airways “ha approvato il piano industriale già condiviso con Deutsche Lufthansa”, ha fatto sapere la compagnia. Poi l’incontro tra il ministro Giorgetti, il Ceo di Lufthansa Carsten Spohr e il presidente di Ita Airways Antonino Turicchi. A comunicarlo è stato lo stesso Tesoro in una nota: “Nel corso del positivo colloquio è stato illustrato il piano industriale condiviso che determinerà in termini di flotta, network e obiettivi strategici lo sviluppo di Ita Airways, si legge nella comunicazione diffusa dallo staff di Giorgetti. 

La formula dovrebbe essere quella dell’aumento di capitale riservato – che ruota, appunto, intorno ai 250 milioni, tenendo conto della forte perdita di Ita nel 2022 – con l’ingresso dei tedeschi che dovrebbe partire quasi certamente dal 40% delle quote. 

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