Il popolo di Trump in piazza

Dopo aver perso anche il ricorso per ottenere il riconteggio nello Stato chiave dell’Arizona, il presidente Trump ha deciso di mettere Rudy Giuliani alla guida della battaglia legale contro la vittoria di Joe Biden alle ultime elezioni Usa.

La decisione, rivelano diverse fonti al New York Times, conferma come il presidente si stia arroccando, insieme al suo avvocato e alleato più fidato, in una battaglia che lo vede contro tutti i media americani e i leader di quasi tutti i Paesi – tranne pochi tra cui Russia, Brasile e Messico – che si sono congratulati con Biden per la vittoria elettorale. Nel riportare la notizia, Politico cita fonti della campagna di Trump che rivelano il coinvolgimento dell’ex sindaco di New York, che fino all’ultimo giorno di campagna elettorale ha accusato di corruzione Joe Biden e il figlio Hunter.

Finora era stato David Bossie presidente di Citiziens United, insieme al capo legale della campagna, Matt Morgan, a seguire l’andamento dei ricorsi, la comunicazione e a decidere le strategie legali nei diversi Stati. Ma la strategia tesa a ridurre il più possibile il vantaggio di Biden, a battersi per il riconteggio dei voti e a rallentare il processo di ratificazione della vittoria è stata contestata come troppo cauta da Giuliani che spinge per una gestione più dura. Lavorando in questi dieci giorni in modo indipendente rispetto all’apparato del team legale di Trump, l’ex sindaco è andato in tv a denunciare una frode elettorale coordinata. Ed ha anche ordinato che fossero presentati dei ricorsi senza coordinarsi con i legali della campagna.

Se Donald Trump ha perso le elezioni, una possibilità che ha evocato per la prima volta nel suo briefing sulla pandemia, non sembra però aver perso il sostegno dei suoi fan, che ieri hanno invaso una capitale blindata dalla polizia per manifestare contro il “furto delle elezioni”. Non “oltre un milione”, come ha twittato la sua portavoce Kayleigh McEnany. Ma sicuramente alcune centinaia di migliaia di supporter entusiasti, in gran parte senza mascherina, con anche gruppi di destra, che hanno marciato lungo Pennsylvania Avenue, regalando una prova di forza al presidente.
Non esente da tensione, per il rischio di scontri con le contromanifestazioni delle organizzazioni antifasciste e antirazziste.

“Questa amministrazione non farà alcun lockdown”, aveva ribadito venerdì Trump, contemplando poi per la prima volta la possibilità di una sconfitta: “ma chissà quale amministrazione ci sarà, penso che il tempo ce lo dirà'”. Ma il presidente per ora non ha intenzione di rinunciare alla sua battaglia legale sul voto, nonostante i crescenti rovesci legali, dal Michigan alla Pennsylvania. Ha bisogno di tenere galvanizzata la sua base, anche per evitare che una sconfitta ai ballottaggi in Georgia a inizio gennaio consegni il Senato ai democratici spianando la strada all’agenda di Joe Biden.

Per questo, lasciando la Casa Bianca per andare a giocare a golf, si è concesso un bagno di folla a bordo della limousine presidenziale blindata, come aveva fatto quando era ricoverato per il Covid al Walter Reed. “The Donald” ha salutato sorridente dai finestrini i suoi sostenitori, andati letteralmente in delirio al suo passaggio, con bandiere, striscioni, ovazioni e cori. Il presidente aveva aumentato l’attesa, e forse anche la partecipazione, lasciando intendere su Twitter che si sarebbe fatto vedere.

Le manifestazioni, organizzate da vari gruppi come “Women for Trump”, a “Million Maga March” e “Stop the Steal”, sono state promosse anche da attivisti di destra, cospirazionisti e nazionalisti bianchi.    Finora le dimostrazioni hanno registrato solo qualche episodio isolato di scintille verbali tra fazioni contrapposte. Ma potrebbe essere la prova generale per una prova di forza più ampia, che rischierebbe di dividere ulteriormente il Paese.

Intanto Joe Biden continua a lavorare col suo transition team alla squadra di governo e non esclude di poter far leva su alcuni senatori repubblicani moderati per poter far avanzare la propria agenda. Sabato si è preso una piccola pausa e, mentre Trump andava a giocare a golf, si è concesso una biciclettata con la moglie Jill nel parco vicino alla sua casa al mare in Delaware. Con la mascherina e gli agenti del Secret service che lo seguivano anche loro su due ruote.

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