Fase 2, De Luca lancia il bonus pensioni: cos’è e come funziona

“Daremo un bonus a 250mila pensionati per portare le pensioni minime e sociali fino a 1000 euro, per i mesi di maggio e giugno”. Lo ha annunciato il governatore della Campania Vincenzo De Luca, tra i protagonisti di questa emergenza coronavirus per le espressioni a dir poco colorite che caratterizzano i suoi messaggi ai cittadini.

Il Governatore ha in particolar modo annunciato “una interlocuzione con Inps  e Ministero del Lavoro“, e il conseguente raggiungimento di “un’intesa”. “Lunedì o martedì dovrebbe essere firmata una convenzione per i pagamenti a maggio e giugno”, ha quindi affermato.

De Luca ha anche sottolineato l’impegno della regione Campania ad assicurare la rapida erogazione dei fondi: “Abbiamo preferito procedere secondo questa logica”, ha spiegato ironicamente, “secondo il detto popolare ‘pochi, maledetti e subito’” perché “noi riteniamo sia utile non promettere mille ma dare cento”.

Secondo quanto precisa il sito della Regione, i beneficiari del provvedimento sono pensionati titolari di pensioni sociali, assegni sociali e pensioni ordinarie di vecchiaia integrate al minimo, che percepiscono dall’INPS un importo mensile inferiore a 1.000 euro al mese: circa 250.000 persone. Queste persone riceveranno dunque un’integrazione economica per raggiungere la soglia di 1.000 euro.

Il contributo sarà erogato senza che sia necessario produrre alcuna domanda da parte dei beneficiari e “senza gravarli di alcun tipo di adempimento”. In pratica, sarà la Regione a “trasferire a Poste Italiane S.p.A. le risorse necessarie ad erogare l’integrazione a 1.000 euro nei mesi di maggio e di giugno prossimi

L’erogazione avverrà cioè “con le stesse modalità con le quali i pensionati  percepiscono ordinariamente la pensione mensile, cui il contributo straordinario della Regione Campania si va ad aggiungere (quindi, attraverso Poste Italiane, libretti postali, accrediti diretti su conto corrente, etc.).

Una iniziativa che rientra nel piano Socio Economico  della Regione Campania, messo in piedi per rispondere all’emergenza coronavirus. Il progetto prevedeva inizialmente uno stanziamento di risorse di oltre 604 milioni di euro, articolati in aiuti economici  riconosciuti alle famiglie più in difficoltà (come quelli con disabili), alle imprese commerciali, artigiane e industriali, ma anche ad altri professionisti.

Tra i bonus, sono stati previsti aiuti agli autonomi ma anche alle aziende agricole e delle pesca (per i quali sono stati stanziati 220 milioni di euro), e 30 milioni di euro sono stati destinati al comparto turismo.

Al pacchetto, si sono poi aggiunti interventi di sostegno per garantire tutti i servizi socio-assistenziali della Regione, oltre ad azioni di recupero redistribuzione delle eccedenze alimentari.

In una nota diffusa il 9 aprile scorso, la Campania ha poi fatto sapere che “con un ulteriore straordinario sforzo nel reperimento di risorse, il fondo per il Piano Socio Economico della Regione Campania è stato portato a 900 milioni di euro“.

L’incremento di altri 300 milioni, ha fatto sapere la Regione, “consentirà di aumentare tutte le pensioni al minimo e gli assegni sociali“.  “Intanto si sta completando il lavoro per la definizione della platea dei beneficiari di tutte le misure di sostegno previste dal Piano della Regione, e per l’attivazione della piattaforma informatica che consentirà di accedere alle stesse”, ha proseguito la nota, che fa riferimento a un’altra misura straordinaria di sostegno alle imprese: “l’operazione finanziaria dei “mini bond” garantiti dalla società della Regione ‘Sviluppo Campania’. Un’operazione di sostegno al credito importante che va a integrare il Piano Socio Economico della Campania”, e che sarà utilissima nei prossimi mesi”.

 

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