Nata nel 1955 a Firenze, di origini lucane, Margherita Cassano, figlia di un magistrato, Pietro, che ha presieduto molti processi negli anni di piombo, è entrata in magistratura dal 1980. All’inizio della sua carriera è stata sostituto procuratore a Firenze, dove ha condotto indagini in materia di stupefacenti e di criminalità organizzata, e dal 1991 al 1998 assegnata alla Direzione distrettuale antimafia. Dal 1998 per 4 anni è stata consigliere togato al Csm, eletta con Magistratura indipendente. Dal 2003 è arrivata in Cassazione, dal 2006 con le funzioni di consigliere, ha fatto parte della prima sezione penale e delle sezioni unite. Dal 2016 ha presieduto la Corte d’appello di Firenze fino al 2020, quando è stata nominata presidente aggiunto della Cassazione.
“Sappiamo tutti” che Margherita Cassano è “la prima donna chiamata a ricoprire questo ruolo così importante” di primo presidente della Corte di Cassazione, ma “questo aspetto non ha influito sulla sua nomina, ma desidero anch’io sottolinearlo, ricordando che cinque giorni fa ricorrevano 60 anni dall’entrata in vigore della legge che ha immesso le donne in magistratura. Ed è un’occasione importante per la Repubblica oltre che per l’ordine giudiziario”, ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al plenum del Csm.