Duro attacco del presidente della regione Campania al ministro Fitto

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha annunciato l’intenzione di denunciare Raffaele Fitto, ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.

Nel corso di una conferenza stampa sul blocco delle risorse per la Campania, Vincenzo De Luca ha annunciato:

“Procederemo a denunciare il ministro Fitto per atti di omissione rispetto a procedimenti che vengono strumentalmente bloccati con un danno immenso per la comunità campana, per l’economia e per la concretizzazione di interventi di assoluta urgenza come quelli relativi ai campi flegrei”.

Il presidente della Regione Campania ha aggiunto:

“Avanziamo una richiesta di dimissioni di un ministro che consideriamo incompetente e inconcludente e consideriamo un danno permanente per il sud”.

A margine della conferenza stampa, ai cronisti Vincenzo De Luca ha poi detto: “Abbiamo un governo nemico del Sud“. E ancora: “Siamo di fronte a manovre strumentali, provocatorie, arbitrali per un ministro della coesione che è diventata una calamità nazionale”. Il presidente della Regione Campania ha parlato di “disastro totale per le politiche del Sud”.

Vincenzo De Luca ha ribadito: “Procederemo il 22 di questo mese, se non avremo risposte, come è prevedibile, alla denuncia alla giustizia amministrativa contabile e penale”.

Il presidente della Campania ha anche detto: “Ci difenderemo sul piano della giustizia e ci auguriamo anche sul piano politico, augurandoci che i gruppi parlamentari di esponenti meridionali si sveglino dal loro letargo e decidano di fare una battaglia a difesa delle comunità meridionali visto che ancora oggi stanno dormendo tutti quanti“.

‘Agenzia Nova’ riporta le dichiarazioni del senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania: “De Luca senior è un disco rotto che ripete bugie sperando che diventino verità. Non gli crede più nessuno perché il suo problema non è di risorse ma di capacità con un fallimento certificato in sanità, trasporti pubblici, sviluppo economico, promozione del territorio e mancanza di investimenti in cultura”.

Secca replica da Fratelli d’Italia, con il vice-capogruppo alla Camera Alfredo Antoniozzi: “De Luca, per citare Brian De Palma, è, ‘tutto chiacchiere e distintivo’. Ora se la prende con il ministro Fitto, che sta facendo un lavoro straordinario, accusandolo falsamente di avere bloccato il Sud. Peccato che grazie a Fitto e a tutto il governo Meloni il PIL del nostro Meridione è il primo dell’area mediterranea dopo la Spagna. L’occupazione, secondo i consulenti del lavoro, cresce in tutto il Sud tranne che in Campania. A differenza di Tommaso Aniello che era napoletano, De Luca è un Masaniello salernitano, nemmeno originale, che senza la iattura del Covid avrebbe perso le elezioni regionali del 2020”.

Come detto, però, De Luca ne ha avute anche per la Schlein, la segretaria del suo stesso partito. Sul terzo mandato “io ho già detto da sempre quello che penso: penso che bisogna dare la parola ai cittadini e non possono essere burocrati e anime morte romane che decidono in nome dei cittadini. Considero questa cosa una vergogna del nostro Paese, hanno paura della democrazia, hanno paura di dare la parola ai cittadini”. La Lega ha proposto una legge nazionale per il terzo mandato degli amministratori, ipotesi a cui la Schlein si è sempre detta contraria sbarrando così la strada a De Luca che sogna il terzo mandato da governatore consecutivo.

“Questa cosa del terzo mandato non riguarda la Campania, noi andiamo avanti per i fatti nostri – spiega il governatore -. Sento e leggo sui giornali che la Lega fa la proposta per il terzo mandato per il mio amico Zaia: Zaia il terzo mandato lo sta già finendo, non lo deve fare. E’ per il quarto mandato, per il quinto. Ma sono cose da pazzi, ma come si fa in questo Paese a non leggere neanche le carte? La proposta della Lega per il terzo mandato… Zaia lo sta finendo, lo ha già fatto. Quindi noi – conclude De Luca – andremo avanti perché non abbiamo recepito la vecchia legge nazionale, da quando la recepiremo scattano i due mandati: quindi noi andremo avanti nei secoli dei secoli”.

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