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Roma – In relazione alla manifestazione “La via maestra” indetta dal principale sindacato italiano, Don Bosco 2000 sottolinea l’importanza di non dimenticare il cruciale argomento dei migranti nel contesto lavorativo.
“Si parla di tutti i temi connessi al lavoro – dice Agostino Sella presidente di Don Bosco 2000 ma non si parla dei migranti. Ricordo come i recenti dati evidenzino che gli occupati stranieri in Italia sono 2,4 milioni, registrando un incremento del +5,2% in un solo anno, e rappresentano il 10,3% del totale degli occupati nel nostro paese. Inoltre, i contributi versati dagli stranieri ammontano a circa 15,4 miliardi di euro, pari al 6,5% del totale dei contributi sociali incassati dall’Inps. Questi numeri confermano il ruolo essenziale che i lavoratori migranti giocano nella nostra economia. Mentre – continua Sella – il focus della manifestazione della CGIL sembra rivolgersi a questioni chiave come il lavoro, l’ambiente, la salute e i salari, sfide quotidiane degli italiani, è fondamentale non trascurare il significato e il ruolo dei lavoratori migranti nella nostra economia e società. Eventi come quelli che si verificano nei campi di pomodori in Calabria o nelle serre siciliane ci ricordano che non possiamo chiudere gli occhi sulle difficoltà che affrontano i migranti in Italia”.
Occorre rafforzare i valori della solidarietà e dell’uguaglianza, a riconoscere e a sostenere i diritti e le esigenze dei lavoratori migranti, che rappresentano una parte fondamentale del nostro tessuto sociale.
Questo non vuole essere una critica alla CGIL – conclude Sella – ma un appello sincero affinché i sindacati possano veramente comprendere l’importanza della migrazione oggi in Italia. Come cittadini e come lavoratori, i migranti meritano lo stesso rispetto e le stesse opportunità degli italiani.
