Decreto capienze: 100% in cinema e teatri, 50% nelle discoteche al chiuso

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto ‘aperture’ che allenta le strette anti-Covid. Il provvedimento è passato all’unanimità, quindi anche con il voto della Lega, dopo lo strappo di Salvini: il faccia a faccia di oggi tra il segretario della Lega ed il premier Mario Draghi è quindi risultato dirimente per l’ok del carroccio. Diverse le novità rispetto alle indiscrezioni circolate in giornata. Piena capienza per i luoghi di cultura, come cinema e teatri dove scompare la distanza interpersonale di un metro tra gli spettatori. Per le discoteche l’asticella passa dal 35 al 50% al chiuso e negli stadi la capienza passa al 75%.

Discoteche. Riaprono le discoteche e le sale da ballo, dove si entrerà muniti di green pass e mascherine. Il decreto prevede che “in zona bianca le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati sono consentite nel rispetto di protocolli e linee guida”, ma “la capienza non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso”. “Nei locali al chiuso ove si svolgono le predette attività – si legge inoltre – deve essere garantita la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo dell’aria, e restano fermi gli obblighi di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie previsti dalla vigente normativa, ad eccezione del momento del ballo”. Dal calcolo delle capienze al chiuso per le discoteche saranno esclusi i dipendenti dei locali.

Cultura e Musei. Non sarà più necessario rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro per i visitatori “nei musei, negli altri istituti e luoghi della cultura”. Una decisione che fa esultare il ministro Dario Franceschini. “La decisione del governo di consentire il ritorno al 100% della capienza nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto, nei musei e in tutti i luoghi della cultura accoglie in pieno la proposta che abbiamo ripetuto e confermato nelle ultime settimane, anche nella nostra ultima audizione con il Cts”. “Da tempo siamo convinti della totale sicurezza di questi luoghi con l’utilizzo del green pass e di tutte le misure di prevenzione: dal controllo della temperatura all’utilizzo della mascherina. Invitiamo gli italiani a tornare a vivere la cultura in tranquillità e sicurezza”. Inoltre non sarà più necessario rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro per i visitatori nei musei, negli altri istituti e luoghi della cultura.

Eventi sportivi. “In zona bianca, l’accesso agli eventi e alle competizioni” sportive “è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19, e la capienza consentita non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 60 per cento al chiuso”.  Nel testo si specifica che le misure si applicano “per la partecipazione del pubblico sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e del Comitato italiano paralimpico (Cip), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e alle competizioni sportivi diversi da quelli sopra richiamati”.

Sanzioni. Inasprite le sanzioni nel caso in cui non vengano rispettati dai gestori i nuovi limiti percentuali delle presenze rispetto alla capienza delle strutture. È quanto prevede il nuovo decreto all’articolo sulle “disposizioni urgenti in materia di spettacoli aperti al pubblico, di eventi e competizioni sportive e di discoteche” è infatti previsto che “a partire dalla seconda violazione, commessa in giornata diversa”, si applichi “la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni”.

Revenge porn. Ci sono anche norme a tutela dei minori sul reato di revenge porn. In particolare le norme, prevedono che “chiunque, compresi i minori ultraquattordicenni, abbia fondato motivo di ritenere che immagini o video a contenuto sessualmente esplicito che lo riguardano, destinati a rimanere privati, possano essere oggetto di invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione senza il suo consenso”, “può rivolgersi, mediante segnalazione o reclamo, al Garante, il quale, entro quarantotto ore dal ricevimento della richiesta, provvede” ad intervenire. “Quando le immagini o i video riguardano minori, la richiesta al Garante può essere effettuata anche dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela”, prevedono inoltre le norme sul tavolo del Cdm.

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