Covid Italia, aumentano Rt e incidenza: variante Delta è prevalente

La variante Delta inizia a far paura in Italia e fa schizzare verso l’alto l’indice Rt che raggiunge la soglia di 1.26. La scorsa settimana era fermo a 0,91. In aumento anche l’incidenza anche se i contagi sono ancora sotto controllo. Le Regioni a rischio moderato sono 19 e 2 a basso rischio: nessuna Regione si trova sopra la soglia critica sia nelle terapie intensive che nei ricoveri ordinari. Mentre aumentano i casi non associati a catene di trasmissione. E’ questa la fotografia che emerge dai dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità sull’andamento epidemiologico Covid-19, relativo al periodo 12-18 luglio.

L’indice Rt a livello nazionale schizza verso l’alto passando a 1,26, in aumento rispetto alla settimana precedente e superando la soglia di 1. Ed aumenta anche l’incidenza dei casi Covid-19 in Italia che questa settimana arriva a 41 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 19 casi della settimana precedente.

Il dato del Monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, riferito al periodo 12-18 luglio riporta un’incidenza di 31 casi per 100.000 abitanti rispetto ai 14 della settimana precedente, ma l’Istituto parla ugualmente di una “accelerazione dell’aumento dell’incidenza”, precisando che “è ancora sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio”. E aggiungendo che “prosegue la campagna vaccinale e l’incidenza è attualmente ad un livello che potrebbe consentire il contenimento dei nuovi casi”.

Basilicata e Valle D’Aosta sono a rischio basso mentre 19 sono quelle a rischio moderato.

La variante Delta inizia a far paura ed è prevalente nella circolazione in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, quindi è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi.

“È necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità”. E’ la raccomandazione contenuta nella bozza del monitoraggio settimanale. “Sulla base dei dati e delle previsioni Ecdc, della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali – si legge ancora – è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”.

Nessuna Regione e provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa da 157 (dato del 13 luglio) a 165 (20 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve aumento passando da 1.128 (13 luglio) a 1.194 (20 luglio).

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