‘La presidenza del Copasir spetta all’opposizione e Roberto Fico e Elisabetta Casellati devono ‘ripristinare le condizioni di legalità costituzionale’,    scrivono in una lettera appello ai presidenti di Camera e Senato – contenente ‘alcune brevi riflessioni in ordine alla composizione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, a seguito della formazione del Gabinetto presieduto da Mario Draghi’,  – quaranta studiosi di diritto e di scienza della politica. Fra i nomi più noti figurano gli ex presidenti della Corte costituzionale Antonio Baldassarre e Valerio Onida, i docenti di diritto costituzionale Alfonso Celotto, Tommaso Frosini, Fulco Lanchester e Alessandro Morelli, i politologi Piero Ignazi, Alessandro Campi e Gianfranco Pasquino.

‘La legge, i regolamenti e la prassi parlamentare richiedono che alla presidenza del Copasir sieda un rappresentante dell’opposizione, mentre dopo due mesi dall’insediamento del nuovo esecutivo l’organo di controllo e garanzia dei Servizi di informazione e sicurezza continua ad essere presieduto da un esponente della maggioranza parlamentare’,   scrivono gli studiosi. Una premessa che viene ampiamente documentata e che porta all’invito a Fico e alla Casellati di assumere ‘tutte quelle iniziative necessarie, che, anche sulla scorta di analoghi precedenti, possano ripristinare le condizioni di legalità costituzionale nel superiore interesse del buon andamento dell’attività parlamentare’.

Dunque si chiede ai presidenti delle Camere di sbloccare una situazione di stallo che si trascina dalla nascita del governo di Mario Draghi. All’inizio della legislatura, la presidenza del Copasir era stata assegnata al deputato del Pd, Lorenzo Guerini, rimasto in carica fino al 4 settembre del 2019. Fino a quando cioè non è cambiata la maggioranza con la nascita del governo Pd-M5S con conseguente passaggio della poltrona al leghista Raffaele Volpi.

Un minuto dopo l’arrivo a Palazzo Chigi di Draghi, Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni hanno rivendicato la presidenza del Copasir che, come è previsto dalla legge istitutiva del 2007, spetta all’opposizione. Ma, all’interno di uno scontro giuridico e politico che riguarda il centrodestra e la lotta per la leadership, il via libera alla sostituzione di Volpi non è mai arrivato. Appellandosi i fautori dello status quo al precedente di Massimo D’Alema che alla nascita del governo Monti, dopo avere preso il posto di Francesco Rutelli, dimessosi dopo essere uscito dal Pd, restò in carica.

Ma, osservano gli studiosi nella loro lettera, ‘in quell’occasione non si procedette al doveroso avvicendamento con un esponente della Lega, in quanto per decisione unanime dei gruppi parlamentari (e, dunque, anche del Carroccio) si ritenne di derogare alla regola confermando alla presidenza l’on. D’alema. Il caso appena ricordato costituisce, pertanto, la tipica eccezione che conferma la regola.

Baldassarre durante la presentazione del documento, osserva che ‘occorre dare un messaggio di legalità: se no si da l’impressione che i parlamentari possano fare qualsiasi cosa e non osservare la legge. Così ne deriva un messaggio assai negativo che getta discredito sul Parlamento e sulla classe politica’.

Questo ha comunque portato all’impasse del Copasir che per un po’ non si è riunito. L’ha fatto e ha ascoltato il commissario straordinario per la lotta al Covid, il generale Francesco Figliuolo. Ma continua ad operare in uno stato di precarietà. I membri sono dieci, ma per forzare politicamente la mano, Elio Vito, Forza Italia ha rassegnato le dimissioni. E lo stesso ha annunciato Adolfo Urso, il vicepresidente del Copasir di Fratelli d’Italia, che in effetti   non ha partecipato all’audizione di Figliuolo.

Nel frattempo i parlamentari di Fratelli d’Italia prendono al balzo l’appello lanciato dai quaranta studiosi è gridano forte che la presidenza della commissione spetta a loro. ‘Coprifuoco, controllo esclusivo da parte della maggioranza dei Servizi segreti, sospensione delle libertà costituzionali non sono la normalità in uno Stato democratico. Fratelli d’Italia chiede di ripristinare al più presto la legalità in questa Nazione’, riassume al Tg2 Francesca Lollobrigida capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera,