Conclusa la telenovela Renzi/Calenda con la separazione ufficiale Italia Viva/Azione

Italia Viva di Matteo Renzi ha annunciato ufficialmente la separazione con Azione di Carlo Calenda. Nella sua ‘Enews’, l’ex presidente del Consiglio ha spiegato questa decisione.

Nella ‘Enews’  Matteo Renzi ha scritto: “Oggi ufficializziamo la separazione delle strade con gli amici di Azione. Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada”.

Il fondatore e leader di Italia Viva ha poi aggiunto: “Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia. Io voglio fare politica, non vivere circondato da cavilli regolamentari e da rancori personali. I gruppi si chiameranno Italia Viva – Il Centro – Renew Europe. Alle elezioni faremo un grande risultato. Ne sono certo”.

Prima dell’annuncio ufficiale di Matteo Renzi, i senatori di Italia Viva avevano scritto una lettera al capogruppo Azione-Italia Viva al Senato, Enrico Borghi, per chiedergli di “convocare il gruppo del Senato nel minor tempo possibile per prendere atto delle dichiarazioni del senatore Calenda e trarne le necessarie conseguenze politiche, statutarie e regolamentari”.

Il riferimento, è stato spiegato nella missiva, era al fatto che “intervenendo alla festa de ‘Il Foglio’, egli ha detto: ‘È chiuso il rapporto non tra Renzi e Calenda ma tra Azione e Italia Viva. Azione non andrà alle elezioni europee insieme a Italia Viva”.

I senatori di Italia Viva, a tal proposito, hanno scritto: “È vero che il Senatore Calenda è noto per i suoi repentini cambi di opinione, ma il rispetto che gli dobbiamo porta a dover considerare le sue parole con la massima attenzione”.

Azione aveva replicato tramite la portavoce Mariastella Gelmini: “Matteo Renzi ha lanciato meno di un mese fa per le elezioni europee ‘il Centro’. Un’operazione che però si è già dissolta. Adesso, dopo aver detto qualsiasi cosa su Azione e su Carlo Calenda, Italia Viva ha la singolare pretesa di presentare una lista unitaria alle prossime elezioni europee proprio con Azione. Una evidente dimostrazione del timore di non raggiungere il quorum. Non accetteremo alcun diktat da Renzi o da Italia Viva. Se hanno deciso di rompere i gruppi nei quali tutti siamo stati eletti con la Lista Calenda, si assumano la responsabilità di fronte agli elettori del Terzo Polo”.

L’addio di Elena Bonetti a Italia Viva è avvolta dalla polemica, soprattutto dopo che l’ex militante è stata presa di mira sui social con insulti e minacce. A rivelarlo è stata la stessa Bonetti, che ha mandato un chiaro messaggio sul web al suo ex leader Matteo Renzi.

A far accendere la polemica e la discussione è stato un video che Bonetti ha ricondiviso sui social, in particolare su X, l’ex Twitter, in cui ha ripreso un discorso del leader IV Matteo Renzi.

Nello spezzone, l’ex premier se la prendeva con chi aveva abbandonato il partito: “Chi ha voglia di farsi spazio lo faccia, ma se sei nato comparsa non è che diventi attore protagonista solo chiedendo agli altri di andarsene”. Un passaggio in cui, senza tanti giri di parole, l’attacco a lei e Rosato era abbastanza chiaro.

L’ex ministra Elena Bonetti ha annunciato l’addio a Italia viva e la nascita di un progetto “in ticket” con il leader di Azione Carlo Calenda

Bonetti punta il dito contro Renzi e Italia Viva, i cui sostenitori l’hanno presa di mira nelle ultime settimane: “Anche io penso che sia arrivato il momento di dire le cose con grande franchezza. Da quando ho fatto la scelta di lasciare Italia Viva i miei social sono costantemente invasi di insulti volgari, violenti e sessisti dei tuoi sostenitori e finora nei tuoi discorsi non ti ho sentito spendere una sola parola di presa di distanza da questo odio social”.

Riferendosi allo spezzone condiviso, Bonetti ha sottolineato che Renzi ha invece preferito parlare degli ex colleghi come persone “nate comparse”. “L’idea che siano tutti comparse tranne te è il problema grande che ha la comunità di Italia Viva con la libertà di pensiero. Se c’è qualcosa che proprio tutti hanno capito in questo mese è il problema di IV col dissenso: chi dissente e se ne va viene insultato e regolarmente attaccato a mezzo social, chi dissente e prova a rimanere lo espelli con una conferenza stampa”.

Bonetti, poi, ha deciso di precisare perché lei, e anche Rosato, hanno deciso di abbandonare il partito prima del congresso: “Dici che siamo andati via per paura di un congresso democratico. Un congresso senza lo spazio per dissentire e sopravvivere come minoranza non ha nulla di democratico. È per le mie idee che mi sono dimessa da ministra e sono tornata a casa. Io ho avuto questo coraggio e non accetto lezioni sulla paura da te.  Le nostre strade si sono separate quando IV ha smesso di essere un partito riformista e antipopulista e ha iniziato a fare del bullismo e del linguaggio populista la sua cifra quotidiana. Le strade si sono separate sulle idee e sul metodo”.

Un chiaro attacco frontale al leader di IV al quale ha risposto Francesco Bonifazi, che è corso a difendere Matteo Renzi su X:  “Posti un piccolo spezzone in cui ti senti chiamata in ballo: a casa mia si chiama coda di paglia” l’accusa di Bonifazi a Bonetti, alla quale ha ricordato: “Eri una professoressa associata di matematica a Pavia: senza un voto grazie a Renzi hai fatto la ministra e la deputata. Hai chiesto di fare un congresso e sei scappata: adesso, come tanti, cerchi visibilità aggredendo personalmente Matteo. Chi ti critica sui social lo fa perché è stupito dalla tua decisione: chi ha fatto la gavetta sa che accettare le critiche di chiama democrazia. Ti auguriamo di essere felice e di scoprire che si può fare politica anche con umiltà e rispetto della comunità. Stacci bene”.

Tempo fa a Porta a Porta Renzi rilasciò queste dichiarazioni: ‘Con Calenda non ho alcun problema personale. Anche se ha lasciato a metà un po’ di cose, all’improvviso ha rotto la federazione del Terzo polo, di cui era presidente. Dobbiamo stare un anno su questa telenovela? No. Se vogliamo fare la lista unitaria io ci sto, noi ci siamo. Se Calenda non è disponibile, con tutto l’affetto per Calenda, faccia quello che crede, se non vuol fare l’accordo amici come prima”. Oggi nella sua Enews Renzi torna sulla telenovela…

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