Codice della Strada: scattano nuovi obblighi per questi veicoli

In forza della Legge 238 del 23 dicembre 2021, a partire dal 21 marzo 2022 entreranno in vigore delle nuove regole e modifiche all’interno del Codice della Strada. Novità che riguardano gli automobilisti e in particolare l’introduzione del REVE, un nuovo documento di cui si parlava già nei mesi scorsi.

Cosa dobbiamo sapere sulle novità del Codice della Strada

Siamo tutti pronti ad accogliere, lunedì 21 marzo, le novità che verranno introdotte all’interno del nostro Codice della Strada, grazie a quanto è stato introdotto dalla Legge 238 del 23 dicembre 2021. In particolare parliamo di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati all’estero: le nuove norme prevedono che, per circolare in Italia, dovranno essere iscritti al REVE, il Pubblico Registro dei veicoli esteri.

Ogni cittadino straniero, nel momento in cui ottiene la cittadinanza italiana, deve immatricolare nel nostro Paese i veicoli di cui è proprietario, che sono già stati precedentemente immatricolati all’estero. La procedura dovrà essere obbligatoriamente eseguita entro 3 mesi dal momento in cui viene rilasciata la residenza, invece i cittadini stranieri residenti all’estero potranno circolare in Italia con i mezzi aventi targa estera solo per un anno al massimo.

Cambiano invece le regole se si ha un veicolo a noleggio o leasing, secondo il REVE in questo caso è necessario portare con sé il documento di circolazione estero e un altro che indica a che titolo e per quanto tempo chi guida userà il veicolo (sottoscritto dall’intestatario dell’auto stessa). Il mezzo estero deve essere obbligatoriamente iscritto al REVE da residenti in Italia che hanno a disposizione veicoli intestati (a vario titolo) a persone fisiche o giuridiche con residenza o sede in uno Stato estero per più di 30 giorni nello stesso anno solare, anche non continuativi (obbligo a carico dell’utilizzatore, ovvero colui che guida il veicolo).

Come fare la registrazione al REVE

Il nuovo provvedimento interessa quindi tutti i veicoli, anche quelli immatricolati all’estero e di proprietà di lavoratori subordinati che svolgono la loro attività presso un’azienda con sede in un Paese confinante con l’Italia (es. Svizzera, i frontalieri). Entro 60 giorni dalla data di acquisto della proprietà del mezzo deve essere fatta la registrazione da parte dell’intestatario. Ci sono poi delle categorie che non hanno l’obbligo di iscrivere il loro mezzo estero al REVE, come per esempio il personale militare e civile che lavora per le pubbliche amministrazioni ed è in servizio all’estero (parliamo quindi delle forze armate e dei loro familiari).

Dove effettuare le registrazioni

Tutti gli utenti interessati a questo nuovo obbligo introdotto dal Codice della Strada  a partire dal 21 marzo 2022 possono fare la loro registrazione presso lo Sportello Uffici PRA (è necessario prima prenotare il proprio appuntamento) oppure allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Una volta che viene eseguita la registrazione dell’istanza presentata, all’utente stesso viene rilasciata un’attestazione che è necessario mostrare nelle modalità descritte dal Codice della Strada. Si tratta di un documento che contiene differenti informazioni, tra cui un QR Code, un codice identificativo e la targa estera.

A proposito di targa estera

Lo scorso gennaio abbiamo parlato anche delle regole per quanto riguarda le targhe estere in Italia. La norma che vieta la circolazione in Italia dei veicoli che sono stati immatricolati in un Paese straniero è stata definita contraria al diritto europeo.

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