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La cocaina viaggiava da una regione italiana all’altra dentro le forme di formaggio Grana o Parmigiano. A scoprirlo sono state le forze della Guardia di Finanza di Torino, che hanno condotto una vasta operazione antidroga in tutta Italia facendo emergere un florido commercio clandestino della droga tra il Piemonte – Torino e Asti – e Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna.
Sotto sequestro sono finiti oltre 100 chili di cocaina che avrebbero, secondo i calcoli del mercato illegale, avrebbero generato introiti illeciti per 20 milioni di euro. Dieci persone – 7 italiane e tre albanesi – sono state arrestate (7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari). Ad alcuni degli indagati è contestata anche la detenzione illegale di armi.
Secondo l’accusa, a capo dell’organizzazione criminale c’è un trentasettenne di origini albanesi. Lui e suoi soci in affari sporchi avrebbero avuto il controllo “di collaudati sistemi per rendere riservate le comunicazioni” e “diversi luoghi da adibire a deposito di stoccaggio” della droga.
Da quanto emerso, i trafficanti acquistavano elevate quantità di cocaina dall’estero, in particolare dall’Olanda, e la trasportavano in Italia a bordo di autoarticolati. La droga veniva quindi stoccata in alcuni depositi con sede in Piemonte (in particolare nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo) ma anche in altre aree del nord Italia (tra cui la provincia di Rovigo).
Dopo lo stoccaggio iniziava la distribuzione nelle varie regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna). Il traporto da una zona all’altra avveniva tramite “corrieri” e grazie a un ampio parco di mezzi a disposizione; mezzi sia di proprietà sia presi a noleggio. Gli stessi corrieri avevano il compito di raggranellare il denaro delle vendite.
Nel corso delle indagini i militari della GdF hanno intercettato e sequestrato alcune partite di sostanze stupefacenti. Cento chili di cocaina purissima sono stati rintracciati ad aprile 2022 all’interno di un camper, grazie anche al fiuto dei cani antidroga.
