In Cina, per porre fine ai casi di auto immolazioni che si verificano nel corso di quest’anno, le autorità locali hanno posto sotto sequestro i televisori appartenenti a 300 monasteri nella prefettura autonoma di Huangnan in Tibet e hanno smantellato apparecchiature di trasmissione satellitare che mandavano in onda programmi “anti-cinesi”. I tibetani che nel solo 2012 si sono dati fuoco contro il dominio cinese, sarebbero 81. Il governo locale avrebbe investito 8,64 milioni di yuan (1,39 milioni dollari) per 50 trasmettitori che trasmettono il 70% dei canali tv locali.